Il nostro team di consulenti ha analizzato le migliori strategie per una corretta allocazione patrimoniale, considerando le attuali condizioni di mercato e i principi di diversificazione del rischio. La distribuzione ottimale degli investimenti tra asset finanziari e immobiliari è fondamentale per massimizzare il rendimento atteso e minimizzare il rischio complessivo del portafoglio.
Ecco uno schema semplificato per un’Allocazione Patrimoniale Ottimale:
- Asset Finanziari: 50-60% del Patrimonio Totale*
- Obbligazioni (20-30%): Gli investimenti in obbligazioni sono consigliati per fornire una base di stabilità al portafoglio, riducendo la volatilità complessiva. Le obbligazioni governative e corporate di alta qualità sono preferibili per limitare il rischio di credito.
- Azioni (20-30%): Una quota significativa dovrebbe essere investita in azioni, sia di società consolidate (large cap) sia in quelle a più alto potenziale di crescita (small e mid cap). L’obiettivo è ottenere una crescita del capitale a lungo termine. È consigliato un approccio diversificato tra diversi settori e aree geografiche.
- Fondi e ETF (10-15%): I fondi comuni di investimento e gli ETF consentono una diversificazione immediata e a basso costo su diverse asset class, settori e mercati globali, riducendo ulteriormente il rischio specifico.
- Asset Immobiliari: 30-40% del Patrimonio Totale
- Immobili Residenziali (15-20%): Gli investimenti in immobili residenziali possono offrire una fonte stabile di reddito attraverso l’affitto, oltre a potenziali apprezzamenti del capitale nel lungo periodo. È consigliato diversificare in diverse aree geografiche per ridurre il rischio di concentrazione.
- Immobili Commerciali (10-15%): Gli immobili commerciali, come uffici, negozi e spazi industriali, possono offrire rendimenti superiori rispetto al settore residenziale, ma comportano anche un rischio più elevato. Una selezione attenta degli immobili in aree ad alto traffico e con inquilini stabili è cruciale.
- REITs (5-10%): I Real Estate Investment Trusts offrono un accesso indiretto al mercato immobiliare con liquidità elevata e diversificazione immediata su una gamma di proprietà. Sono particolarmente indicati per investitori che desiderano esposizione al settore immobiliare senza impegnare ingenti capitali.
La diversificazione è la chiave per ridurre il rischio complessivo del portafoglio senza compromettere il rendimento atteso. Consigliamo di considerare le seguenti strategie per una corretta Diversificazione del Portafoglio - Diversificazione Geografica: Esporre il portafoglio a diverse aree geografiche (Stati Uniti, Europa, Asia, mercati emergenti) per mitigare il rischio specifico di un singolo mercato o paese.
- Diversificazione Settoriale: Investire in una gamma di settori diversi (tecnologia, salute, energia, finanza, beni di consumo) per ridurre la dipendenza da specifici settori economici.
- Diversificazione Temporale: Pianificare entrate graduali nel mercato per ridurre il rischio di tempistica (dollar-cost averaging) e limitare l’impatto della volatilità del mercato.
- Diversificazione per Strumenti: Utilizzare una combinazione di strumenti finanziari (azioni, obbligazioni, fondi, ETF, REITs) per ottenere un equilibrio tra rischio e rendimento.
La giusta allocazione patrimoniale, bilanciando asset finanziari e immobiliari, con un approccio diversificato su vari livelli, permette di ottenere una crescita sostenibile del patrimonio nel lungo termine, minimizzando al contempo il rischio di perdita significativa. È essenziale adattare questa strategia alle specifiche esigenze e profilo di rischio di ogni investitore, tenendo conto delle condizioni di mercato in continua evoluzione.
Una curiosità: ecco le nuove tendenze sugli investimenti Immobiliari e stili di vita
La società di consulenza immobiliare Knight Frank ha intervistato 700 persone con un elevato patrimonio provenienti da 11 Paesi diversi, tra cui Regno Unito e Stati Uniti, per conoscere la loro opinione sulle città e le località europee più attraenti. L’indagine ha classificato 10 città e località turistiche sulla base dell’“European Lifestyle Monitor”, che le valuta in base a cinque parametri chiave: economia, qualità della vita, ambiente, infrastrutture, mobilità e capitale umano.
Secondo il rapporto di Knight Frank, le prime cinque città europee in cui gli individui con un alto patrimonio stanno pensando di trasferirsi fra il 2024 e 2025 sono: 1.Parigi; 2. Berlino; 3.Barcellona; 4.Vienna; 5. Madrid. Le priorità dei milionari quando si trasferiscono sono la sicurezza e la privacy, seguite da occupazione, tasse e istruzione. La Gen Z e i millennial tendono a dare priorità all’occupazione, mentre le generazioni più anziane sono più preoccupate dalla tassazione.