Nvidia ha archiviato il quarto trimestre chiuso il 28 gennaio con un fatturato di 22,1 miliardi, in aumento del 22% rispetto al trimestre precedente e del 265% rispetto all’anno precedente: il dato ha battuto le attese, attestate a 20,4 miliardi. In apertura di seduta il 22 febbraio l’azione Nvidia ha messo a segno un rialzo superiore al 15%.
Per il trimestre, l’utile per azione diluito è stato di 4,93 dollari, in aumento del 33% rispetto al trimestre precedente e del 765% sull’anno. L’utile per azione diluito non-Gaap è stato di 5,16 dollari, contro i contro i 5,02 dollari attesi, in aumento del 28% rispetto al trimestre precedente e del 486% rispetto all’anno precedente.
Da sottolineare il dato sul margine lordo, che è riuscito ad aumentare al 76% dopo aver già toccato un elevato 74% nel terzo trimestre.
“Alla pubblicazione dei dati abbiamo assistito a tanta volatilità e a qualche presa di beneficio che aveva portato inizialmente le quotazioni di Nvidia a scendere del 2% a 645 dollari”, ha ricordato il senior market strategist di IG Italia, Filippo Diodovich, “nel corso delle contrattazioni after-hours i numeri straordinari del gruppo di Huang hanno permesso la realizzazione di un segmento positivo che ha portato a una crescita del 9% a 734 dollari. Nelle contrattazioni premarket i prezzi delle azioni Nvidia segnano un aumento del 14% a 770 dollari”.
I dati annuali
Nell’anno fiscale 2024, il fatturato di Nvidia è aumentato del 126% a 60,9 miliardi, con un utile per azione diluito non-Gaap di 12,96, in aumento del 288% rispetto al 2023.
“L’elaborazione accelerata e l’IA generativa hanno raggiunto un punto di svolta. La domanda sta aumentando in tutto il mondo tra aziende, settori e nazioni,” ha dichiarato il fondatore e Ceo Jensen Huang, “la nostra piattaforma Data Center è alimentata da driver sempre più diversificati – la domanda di elaborazione dati, formazione e inferenza da parte dei grandi fornitori di servizi cloud e di quelli specializzati in Gpu, nonché dalle aziende di software aziendale e di internet consumer. Gli settori verticali – guidati da auto, servizi finanziari e sanità – ora sono a un livello di miliardi di dollari.
Cosa aspettarsi adesso dal titolo Nvidia
“Nvidia ha riaffermato il suo posto tra le Magnifiche 7 con un altro trimestre da urlo, dimostrando che i casi di utilizzo dell’AI stanno esplodendo e che il boom dell’AI non mostra segni di rallentamento”, ha affermato Josh Gilbert, market analyst di eToro, “il risultato ha ampiamente battuto le stime con un utile di 5,16 dollari rispetto, mentre il fatturato ha raggiunto i 22,1 miliardi di dollari, superiore ai 20,41 dollari previsti. La sua attività di data center, il catalizzatore di questa impressionante crescita, ha visto il fatturato balzare del 400% rispetto all’anno precedente, rafforzando il suo status di figlio d’oro dell’AI”.
“La domanda che si pongono gli investitori è: può continuare così? In parole povere, sì“, ha proseguito l’analista, “Nvidia continua a dare risultati in tutti i sensi e i suoi risultati dimostrano che la crescita è ancora molto forte. Non si tratta di un’esplosione o di una bolla di sapone, ma di un’azienda che continua a fare soldi a palate”.
Altre buone notizie, poi sono arrivate dalle previsioni fissate dall’azienda per il prossimo trimestre, innalzate a 24 miliardi di dollari di fatturato, “mettendosi sulla buona strada per raggiungere quasi 100 miliardi di dollari di vendite nel corso del prossimo anno”.
“A giugno la valutazione del gruppo aveva raggiunto i 1.000 miliardi. Nelle scorse settimane la capitalizzazione era salita fino a 1.800 miliardi superando Amazon e Google/Alphabet”, ha ricordato Diodovich, “con le performance attuali Nvidia mette nel mirino i 2.000 miliardi per diventare la terza società più capitalizzata al mondo” dopo Microsoft e Apple”.
Le nostre prospettive sono positive per Nvidia e per tutte le società coinvolte nel mondo dell’intelligenza artificiale. Per Nvidia crediamo che nel medio periodo l’obiettivo dei $900 possa essere raggiunto. Aspettative positive inoltre su AMD, Microsoft, Alphabet, IBM e Palantir Tech.
Nei cinque giorni che hanno preceduto la pubblicazione dei conti trimestrali il titolo Nvidia aveva perso circa l’8,7%, ridimensionando la performance da inizio anno a un +37%. Ciononostante, rimane il massimo incremento fra le Magnifiche 7 azioni tecnologiche di Wall Street da inizio anno. Negli ultimi 12 mesi al 21 febbraio, Nvidia ha realizzato una performance del 226%, che risulta anche in questo caso la migliore del gruppo Big tech, davanti a Meta (172%) e Amazon (78%).
Il profilo di Nvidia nel 2024
Nvidia ha dimostrato una straordinaria velocità ed efficienza nei data center accelerati dall’IA grazie alle sue unità di elaborazione grafica (GPU) A100 e H100. Le GPU sono componenti hardware progettate per elaborare e accelerare i calcoli e sono particolarmente importanti per far funzionare l’intelligenza artificiale con la rapidità con alla quale, ad esempio, ChatGpt ci ha abituato. Infatti, grandi attori dell’AI come Microsoft e Meta hanno effettuato importanti ordini di GPU Nvidia per sfruttare la loro potenza computazionale. Nel corso del 2024 sarà interessante vedere se Nvidia riuscirà a mantenere i suoi risultati in forte crescita. L’aumento della produzione di GPU potrebbe minare la capacità di Nvidia stabilire prezzi competitivi, mentre concorrenti come la britannica Arm, così come l’intenzione di Microsoft e Meta di sviluppare internamente propri chip, potrebbero ridimensionare l’attrattiva dell’azione Nvidia.
“Il ruolo di Nvidia, come pedina fondamentale dell’ingranaggio che sta permettendo lo sviluppo dell’intelligenza artificiale, riporta alla memoria i fasti di Cisco, il corrispettivo di NVIDIA durante il boom delle dot-com negli anni ’90”, ha dichiarato Ben Laidler, Global markets strategist di eToro prima della pubblicazione dei conti. “Il prezzo attuale delle azioni Cisco è ancora ben al di sotto del picco toccato nel 2000, ormai 24 anni fa. Poco importa che nel frattempo la scommessa internet sia stata un successo e che i profitti della società siano aumentati di sette volte da allora. Ciò è dovuto al fatto che gli investitori hanno strapagato, con una valutazione del rapporto prezzo/utili forward che per Cisco era di 107 volte al suo picco del 2000”. Nvidia non ha raggiunto ancora quel livello di valutazioni: “oggi quelle di Nvidia sono a circa un terzo rispetto a quelle di Cisco al suo massimo”.
Dalle dichiarazioni rese alla Sec da alcune grandi società di investimenti guidate da noti magnati di Wall Street era emerso come quello di Nvidia risultasse il titolo Big Tech più venduto nel quarto trimestre del 2023. In particolare, Israel Englander di Millennium Management, Jeff Yass di Susquehanna International e Steven Cohen di Point72 Asset Management, tre investitori il cui patrimonio netto complessivo supera i 60 miliardi di dollari hanno venduto 3,94 milioni di azioni Nvidia fra ottobre e dicembre.
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