La gran parte dei ricavi prodotti dai business del metaverso deriveranno dall’intrattenimento e dal gaming, secondo le analisi strategiche attualmente disponibili
Ma se in Borsa questo mondo somiglia a un ottovolante è perché, ad oggi, risulta difficile capire quali modelli si riveleranno redditizi per Meta, Microsoft e gli altri
Articolo tratto dal numero di luglio del magazine We Wealth
Forte di un grande traino mediatico e dei massicci volumi di investimento che alcune fra le maggiori società tecnologiche vi stanno dedicando, in questo 2022 sono comparsi sui mercati i primi fondi tematici dedicati al metaverso. Si tratta, per fare qualche esempio, di prodotti come Sg l’Etn Metaverse, Etc Group Global Metaverse e il Roundhill Ball Metaverse. Se il buongiorno si vede dal mattino, quello dei primi sottoscrittori dei fondi tematici disponibili non è stato dei migliori.
L’indice di riferimento per le azioni del metaverso
L’indice di riferimento cui alcuni di questi Exchange-traded product sono ancorati, il Solactive Metaverse Select Index risulta in calo del 43,57% da inizio anno al 29 giugno ed è riuscito a battere in peggio (non era facile) un Nasdaq Composite segnato dal rialzo dei tassi d’interesse e dalla fuga dai titoli growth (-29%).
Una parte di questo flop si può spiegare con le difficoltà che hanno colpito il titolo Meta quest’anno. L’azienda guidata da Mark Zuckerberg rappresenta da sola il 9,3% dell’indice e, da quando ha cambiato nome in Meta, in Borsa vale quasi la metà (-48,20% la performance da inizio anno). Il tracollo dell’ex Facebook ha avuto un’immediata relazione con la strategia-metaverso della società. A febbraio, infatti, Meta ha reso noto che la divisione Reality Labs, che produce occhiali per la realtà virtuale, smart glasses e altri prodotti che diventeranno mezzi d’accesso al metaverso, ha perso più di 10 miliardi di dollari nel 2021. Allo stesso tempo, nel 2021 l’allora Facebook ha speso 10 miliardi di dollari in investimenti sul metaverso. Questi elementi, uniti a un rilevante aggiornamento del sistema operativo Apple, che ha reso più complicato estrarre informazioni sugli utenti per le campagne mirate di sponsorizzazione, hanno portato il titolo Meta al clamoroso tonfo del 3 febbraio, cui è seguita una lenta parabola discendente.
Non è ancora chiaro come Meta intenda rendere redditizio il suo metaverso, anche se appare probabile che ci vorranno molti anni per rientrare dalle decine di miliardi di dollari di investimenti in arrivo. “Per noi, il modello di business nel metaverso è guidato dal commercio”, aveva detto Nick Clegg, head of global affairs di Meta in un’intervista, “chiaramente gli annunci pubblicitari giocano un ruolo in questo”. Per il momento, però, la maggioranza degli utenti del metaverso attuali lo utilizza per dedicarsi a videogame immersivi, più che per gli acquisti. Secondo quanto emerso da un sondaggio Zipline, questo è il caso per l’83% degli americani che hanno sperimentato questo nuovo mondo, mentre un ben più contenuto 42%, comunque un dato interessante, l’ha fatto per lo shopping.
Metaverso, la trazione del gaming
Il gaming sembra destinato ad essere il business prevalente in quello che si prevede potrà essere il fatturato del metaverso. Già nel 2020, il 33% della spesa effettuata su applicazioni di realtà estesa è andato ai videogiochi, si legge nel Metaverse report di Deloitte. È sotto questa luce che dovrebbe essere interpretato l’investimento da circa 70 miliardi di dollari che Microsoft ha speso per aggiudicarsi Activision Blizzard, la casa di videogame nota per la saga di Call of Duty e molte altre. Lo scorso gennaio, Microsoft ha presentato l’operazione, la più onerosa della sua storia, come un “elemento costitutivo” della sua strategia sul metaverso – benché Blizzard non abbia alcun videogioco, né progetto, in realtà aumentata/virtuale. È possibile immaginare che Microsoft, divenendo proprietaria di alcuni dei videogiochi più popolari, punterà a conquistare un predominio nel gaming in realtà aumentata, con la possibilità di generare ingenti entrate dai servizi in abbonamento. Come per il catalogo dei film e delle serie dei servizi di videostreaming, gli utenti si rivolgeranno ai fornitori con i giochi più apprezzati.
Investire sul metaverso, una scommessa
L’incertezza su quelli che saranno i modelli di business realmente vincenti sul metaverso, rendono la scommessa precoce sulle società attive su questo settore particolarmente rischiosa dal punto di vista finanziario. La volatilità dell’indice Solactive Metaverse lo dimostra. Anche se individuare i “cavalli vincenti” non sarà un esercizio facile, numerose ricerche indicano che il metaverso andrà a generare centinaia di miliardi di fatturato. Secondo un rapporto di Grand View Research, pubblicato a marzo, “il mercato globale dei metaversi” raggiungerà i 678,8 miliardi di dollari entro il 2030 “grazie all’aumento della domanda da parte delle industrie che includono i settori dei media e dell’intrattenimento, dell’istruzione, dell’aerospazio e della difesa. “Il segmento dei giochi è destinato a dominare il segmento delle applicazioni” ha affermato la ricerca, ma anche per quello “dei social media si prevede una crescita considerevole”. Le opportunità che nel breve periodo vedono il Metaverso come nuovo canale di ingaggio sono almeno tre, ha affermato a We Wealth Andrea Dones, responsabile capital markets per il settore dei servizi finanziari di Accenture per l’Italia. In primo luogo, il metaverso potrebbe diventare uno “showcase permanente per la divulgazione e sviluppo del purpose in connessione al brand, fruizione di contenuti educativi immersivi, vetrina catalogo prodotti e contatto con professionisti”. Ancora, uno “spazio privato accessibile su invito per l’organizzazione di eventi sociali con partners e la creazione di comunità tematiche”. Infine, un “advisory corner virtuale per l’interazione tra cliente e consulente/gestore”. In un suo recente report, nel quale Accenture aveva intervistato oltre 4.600 leader aziendali e tecnologici in 35 Paesi, era emerso come il 71% dei dirigenti ritenesse che il metaverso avrà un impatto positivo sulla propria organizzazione e il 42% ritiene che sarà rivoluzionario e trasformativo.
Secondo Dones anche il mondo della consulenza finanziaria recepirà le opportunità del metaverso con una “rimodulazione della figura professionale del consulente nel ruolo di ‘giovane’ meta advisor, che dovrà accompagnare un nuovo target di clientela (la generazione Y e Z) con nuove modalità di ingaggio e contatto sia durante la fase di approccio ai servizi di investimenti, sia nella loro erogazione”.