Valencia è considerata una delle migliori città dove andare a vivere per qualità della vita
Il miglior rapporto tra tempo libero e lavoro lo offre Copenaghen
Un anno sta per finire e uno nuovo sta per cominciare: nuovi obiettivi, nuove sfide si profilano all’orizzonte.
Da sempre, per molte persone, infatti, l’avvio dell’anno nuovo coincide con la scelta di partire, viaggiare, dare un nuovo slancio, tanto dal punto di vista professionale che personale, alla propria vita.
A tal riguardo è interessante dare un’occhiata ai luoghi dove, tanto dal punto di vista professionale quanto personale, può essere più avvincente “ricominciare” o dove è più facile trovare nuove opportunità di carriera.
Le migliori città per Expatriares
Ogni anno Internations pubblica un approfondito report sulle città preferite dagli expats di tutto il mondo, tenendo conto di numerosi fattori, quali: qualità della vita, burocrazia, facilità di stringere nuove relazioni, opportunità di carriera, ritorno economico, accessibilità e digitalizzazione dei servizi.
Nell’ultimo report Internations, con il fine di stilare la classifica delle città più o meno preferite da chi si trova all’estero per lavoro ha intervistato oltre 11 mila espatriati, le cui opinioni sono confluite nell’Expat City Ranking 2022.
Le migliori dieci città per gli espatriati sono
Valencia, Dubai, Città del Messico, Lisbona, Madrid, Bangkok, Basilea, Melbourne, Abu Dhabi, Singapore.
Le peggiori dieci città per gli espatriati sono
Roma, Tokyo, Vancouver, Milano, Amburgo, Hong Kong, Istanbul, Parigi, Francoforte, Johannesburg.
Valencia
La città spagnola si colloca al 1 posto su 50 nell’Expat City Ranking 2022, in quanto dagli intervistati è stato considerato particolarmente virtuoso il livello:
- di qualità della vita
- di servizi dei trasporti pubblici
- di sicurezza
- vita sociale
- ritorno economico e rapporto qualità prezzo per acquisto dei beni.
Tuttavia, gli stessi intervistati hanno dichiarato che, sempre a Valencia, non può dirsi particolarmente elevato il livello di opportunità di carriera e di stipendi.
Dove è meglio lavorare all’estero: la classifica delle città migliori e peggiori
Le città migliori per lavorare all’estero sono:
- Copenaghen
- Dublino
- New York
- Melbourne
- Monaco di Baviera
Le città peggiori per lavorare all’estero
- Roma
- Kuala Lumpur
- Muscat
- Milano
- Johannesburg
Copenaghen
La maggior parte degli intervistati ha definito la città come posto ideale per chi cerca un sano equilibrio vita-lavoro.
La capitale danese ottiene risultati particolarmente positivi nelle categorie:
- Lavoro e vita privata-tempo libero
- Cultura del lavoro e soddisfazione professionale.
I settori di lavoro più popolari tra gli espatriati a Copenaghen sono l’informatica, la sanità, i trasporti, la logistica e l’istruzione.
Cattive notizie per Milano e Roma
Come emerge dalla classifica, gli espatriati a Milano non ritengono che la qualità del lavoro possa dirsi soddisfacente. Addirittura, uno su quattro, tra gli intervistati è insoddisfatto:
- del proprio lavoro in generale
- dell’equilibrio tra lavoro e vita privata
- della retribuzione
- delle proprie prospettive di carriera.
Inoltre tanto a Roma quanto a Milano, gli espatriati lamentano la presenza di una burocrazia locale troppo farraginosa.
Roma si colloca agli ultimi posti dell’Indice del lavoro all’estero.
La sua performance è particolarmente negativa nella categorie:
- prospettive di carriera
- cultura del lavoro
- salario e sicurezza del lavoro
- utilizzo dei trasporti pubblici.