Entrambe le case d’asta Christie’s e Bonhams hanno recentemente rilasciato i propri risultati semestrali, evidenziando la situazione del mercato nella prima parte del 2023. Mentre Christie’s ha subito un calo delle vendite rispetto allo stesso periodo del 2022, Bonhams ha registrato il risultato migliore di sempre.
Christie’s
Guillame Cerruti, ceo di Christie’s, ha esposto i risultati realizzati dalla casa d’aste durante primo semestre del 2023. I numeri evidenziano un calo delle vendite del 23% rispetto al primo semestre del 2022, nonostante il risultato totale sia di 3.2 miliardi di dollari. Similmente, c’è stata anche una diminuzione del 19% delle private sales rispetto al 2022, oggi ammontanti a 484 milioni di dollari. “Dopo due anni eccezionali, nella prima metà del 2023 Christie’s si è adattata ad un mercato diverso e più competitivo” ha dichiarato Cerutti “in questo nuovo orizzonte, i nostri risultati continuano ad essere positivi, con un costante influsso di nuovi clienti e più partecipazione globale online”.
Certo, il paragone con il 2022 non è dei più facili. Il primo semestre dello scorso anno Christie’s ha offerto all’asta collezioni importanti: quella dei coniugi svizzeri Thomas e Doris Ammann, quella di Anne Bass e la collezione surrealista di Rosalind Gersten e Melvin Jacobs. Basti pensare che Shot Sage Blue Marilyn (1964), realizzata da Andy Warhol e parte della collezione Ammann, è stata venduta a maggio 2022 per 195 milioni di dollari, diventando il secondo quadro del ventesimo secolo più caro mai venduto, considerando anche le vendite private. Quest’anno, il quadro più caro del primo semestre del 2023 è stato El Gran Espectaculo (The Nile) (1983) di Jean-Michel Basquiat, aggiudicato per 67 milioni di dollari. Nel primo semestre 2023 invece, l’intera collezione di Gerald Fineberg ha realizzato “solo” 210 milioni di dollari, in parte anche per colpa di fattori macroeconomici e dei crescenti tassi di interesse che hanno colpito anche il mondo dell’arte da inizio anno.
Non tutti i risultati sono però stati negativi. Oltre alle vendite online, che oggi ammontano all’80% del totale (mentre nel 2019 erano il 45%), il management di Christie’s ha evidenziato che il 31% dei compratori sono nuovi clienti della casa d’aste, e che il 38% appartengono alla categoria dei millennials o della Gen Z. Inoltre, rispetto al 2022 c’è stata una crescita del 43% sulle vendite dei beni di lusso quali orologi, gioielli e borsette e vino, per un totale di 590 milioni di dollari. Sono cresciute anche le vendite in Asia, passando dal 22% del 2022 al 26% di quest’anno.
Bonhams
Nel primo semestre del 2023, Bonhams ha realizzato il suo miglior risultato di sempre, con un totale di 552 milioni di dollari e una crescita del 32% rispetto al 2022. Il risultato è stato sicuramente influenzato dalla creazione del “Bonhams Network”, dettato dalle recenti acquisizioni della casa d’aste: Bukowskis a Stoccolma, Skinner a Boston, Bruun Rasmussuem a Copenhagen e Cornette de Saint Cyr a Parigi. Un secondo fattore determinante per il raggiungimento del risultato, è stata la crescente digitalizzazione di Bonhams, con vendite online cresciute del 123% rispetto al 2022. “Le case d’asta acquisite lo scorso anno continuano a rafforzare il network globale di Bonhams […] raggiungendo importanti risultati” ha dichiarato il ceo Bruno Vinciguerra “le vendite confermano che la crescente digitalizzazione e la globalizzazione del mercato dell’arte sono le due forze alla base della strategia di sviluppo di Bonhams”.
Negli ultimi sei mesi la casa d’aste ha venduto più di 100.000 lotti, comprati per il 45% da nuovi collezionisti. Di questi, la percentuale di Gen Z e Millennials è aumentata del 147% rispetto allo stesso periodo del 2022. Inoltre, il 33% dei lotti è stato comprato da acquirenti residenti in Asia. Le due aste principali di inizio 2023 sono state tenute entrambe a giugno – la 20th Century Master Sale (che ha realizzato un totale di 3.9 milioni di pound e il 96.3% di lotti venduti) e la Post-War and Contemporary Art Sale (con un risultato di 2.9 milioni di pound e l’84.4% di lotti venduti) – pur non superando i risultati inizialmente prospettati. I lotti più interessanti delle due aste sono stati Concetto Spaziale, Attese (1960) di Lucio Fontana (uno dei cinque offerti durante la 20th Century Master Sale), e Congestion Charge (2004) di Banksy, entrambi venduti per 1.7 milioni di pound.