Quante volte ce lo siamo sentiti chiedere in questi giorni e quante volte noi stessi lo abbiamo fatto.
Nulla di sbagliato: è normale, non solo chiederlo (un classico, tra i convenevoli) ma anche programmare con cura le settimane di vacanze, momento importante per fare nuove esperienze, ricaricarsi e consolidare rapporti.
C’è chi stila una lista dei posti che vorrebbe visitare, chi compra i biglietti dei musei “saltafila”, chi prenota ombrelloni e lettini; cerchiamo, in qualche modo, di organizzare il nostro tempo libero in modo tale da concentrarci su quello che ci piace di più, evitando inutili perdite di tempo e vivere anche delle esperienze particolari e di qualità.
Vi faccio un esempio: se sono in Costiera Amalfitana, oltre a godermi il magnifico paesaggio posso programmare una serata insolita e acquistare i biglietti per vedere Patti Smith nella suggestiva location del Teatro Grande di Pompei, all’interno del sito archeologico.
Allora vi chiedo, ma perché se si tratta di vacanze, ci preoccupiamo di studiare le escursioni da fare, i locali e ristoranti da provare, le città da visitare, i concerti da ascoltare e quando si tratta del nostro patrimonio adottiamo un approccio “day by day”?
Perché scegliamo di non occuparcene?
Eppure – nulla da togliere a Patti Smith – il patrimonio ha un valore importante per il nostro benessere, ci consente di realizzare i desideri, soddisfare le nostre esigenze e quelle della famiglia; non è quindi solo una questione economica.
I genitori che intendono sostenere al meglio i figli durante l’università devono mettere in conto le spese legate alle tasse, il costo di vitto e alloggio a cui si aggiungono quelli dei libri o materiale accademico per un totale che va dai 70.000 euro ai 120/130.00 (se all’estero, si sale), una forbice la cui ampiezza è determinata dalla scelta di frequentare (o meno) una università privata.
Che fare: affidarsi al flusso di entrate mensili o pianificare anzitempo questo importante progetto famigliare?
É noto a tutti che il progresso medico e scientifico abbia comportato un allungamento della durata della vita delle persone: 80,1 anni per gli uomini e 84,7per le donne. Inoltre, nel 2050 l’età media della popolazione sarà di 50,7 anni (nel 2020 era di 45,7 anni).
Vivere più a lungo significa anche avere – più a lungo – bisogno di denaro ossia di un reddito per vivere con dignità la nostra vita anche e soprattutto da anziani.
E non è certamente l’assegno pensionistico, così come è oggi formulato, a poterci garantire questa esigenza.
Che fare: sperare e credere che la situazione possa migliorare o conoscere il nostro gap previdenziale (differenza tra reddito desiderato e quello ricevuto dall’INPS) e pianificare una strategia per il momento della pensione?
Anche il sistema di welfare è in affanno: con l’allungamento della durata della vita, ci saranno sempre più persone anziane che avranno bisogno di cure e assistenza.
Secondo i dati diffusi dal Ministero della salute, l’80,1% delle persone sopra i 64 anni soffre di una patologia cronica e il 56,9% è affetta da due: crescendo di questo passo nel 2041 saranno 2,5 milioni in più.
Che fare: incrociare le dita e sperare che non accada mai nulla o valutare una soluzione assicurativa che possa sostenerci economicamente in caso di difficoltà?
FEDE O CONSAPEVOLEZZA? MIOPIA O LUNGIMIRANZA? GESTIRE O FARSI GESTIRE DAGLI EVENTI?
Sono queste le domande su cui ciascuno di noi deve riflettere e io per primo, come consulente patrimoniale, sento di avere il dovere morale di formularle ai miei clienti.
É sulla base di queste ed altre importanti domande che noi possiamo aiutare i nostri assistiti ad orientare la gestione degli investimenti e dei loro risparmi.
Dobbiamo chiederci che cosa vogliamo che il nostro denaro faccia per noi, quali desideri deve soddisfare (studio universitario dei figli…), a quale esigenza deve rispondere (previdenza, non autosufficienza, imprevisti..): questo significa visione olistica del patrimonio.
E certamente, dopo queste domande, conviene poi chiedersi: che programmi hai per queste vacanze?
Ah, il concerto di Patti Smith si tiene il 26 luglio e ci sono ancora biglietti disponibili.
Buone vacanze