Prima di scaricare una app fintech, solo un terzo dei consumatori (31%) legge i termini e le condizioni di utilizzo, e solo il 29% consulta l’informativa sulla privacy
Tra coloro che utilizzano 4 o più app fintech, il 93% ha dichiarato di aver installato un software di sicurezza su alcuni dispositivi, percentuale che scende all’85% per chi utilizza da 1 a 3 app
Stando ai risultati dell’indagine, tra gli utenti che utilizzano app fintech gratuite (il 42% degli intervistati), la metà non sa se i propri dati personali vengano venduti. Prima di scaricare una app di tecnofinanza, solo un terzo dei rispondenti (31%) legge i termini e le condizioni di utilizzo e solo il 29% consulta l’informativa sulla privacy. Inoltre, il 48% del campione non utilizza una VPN (rete virtuale privata) e il 42% accede alla propia app da Wifi pubblici. Anche tra i consumatori che si definiscono “di livello tecnologico avanzato” (1 su 5), il 31% non utilizza un sistema di gestione delle password.
Infine, la ricerca evidenzia una potenziale correlazione tra uso di app finanziarie e consapevolezza in materia di sicurezza informatica: tra coloro che utilizzano 4 o più app di finanza, il 93% ha dichiarato di aver installato un software di sicurezza su alcuni dispositivi, percentuale che scende all’85% per chi utilizza da 1 a 3 app.
“Proteggere i dati sensibili e finanziari dei consumatori non è mai stato così importante. Le tecnologie del settore finanziario hanno un ruolo vitale nel percorso di ripresa economica individuale e sociale, ed è fondamentale che le soluzioni di questo segmento e i loro utenti siano adeguatamente protetti” ha dichiarato Ignacio Sbampato, chief business officer di Eset.