Whisky, il bene rifugio che migliora invecchiando: come investire?

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Tra i beni di lusso con le maggiori prospettive di crescita per il prossimo decennio, il whisky attira l’attenzione del mercato. Alcuni ostacoli si pongono tuttavia per gli investitori: ecco un modo per superarli

L’autorevole Knight Frank Luxury Investment Index 2022 l’ha incoronato il bene di lusso con il più alto tasso di crescita da qui ai prossimi 10 anni. È il whisky o whiskey (dove il primo indica lo spirit prodotto in Scozia, Canada e Giappone, mentre il secondo quello proveniente da Irlanda e Stati Uniti) che, nonostante un apprezzamento del “solo” +9% nei 12 mesi a partire da gennaio 2022, al 2032 potrebbe vedere il proprio valore sul mercato aumentato del 428%, secondo le stime dell’ultimo The Wealth Report. Non solo futuro, tuttavia: il rare whisky è infatti l’oggetto del desiderio più ricercato degli ultimi dieci anni, essendo il bene di lusso con l’aumento maggiore di valore del decennio 2012-2022 (+564%). Un trend positivo sostenuto da un interesse crescente, che ha ampliato – e abbassato – la base demografica degli appassionati, collezionisti e investitori. Con alcuni risultati record all’asta, come il Macallan Fine and Rare 60 Year Old, all’incanto da Sotheby’s London nel 2019 per 1,9 milioni di dollari

Un esempio: lo Scotch, un’industria fiorente 

Le cifre elevate che caratterizzano l’industria del rare whisky non si fermano tuttavia alle stime di crescita, né ai risultati del mercato secondario. Ad esempio, l’industria dello spirit prodotto in Scozia, altrimenti conosciuto come Scotch (il quale per legge può essere distillato solo nel paese e invecchiato in botti di quercia per almeno 3 anni), spedisce ogni secondo 44 bottiglie di whisky in oltre 180 mercati internazionali, secondo la Scotch whisky association, per un valore di 4,5 miliardi di sterline e una quota del 22% di tutto il food&beverage esportato ogni anno dal Regno Unito

Investire in whisky: Konvi fa squadra con Cask Trade 

Si muove da questi numeri l’ultima partnership di Konvi, prima piattaforma paneuropea di crowd investment che consente ai piccoli investitori l’accesso ad asset alternativi rari e ad alto rendimento, siglata questo ottobre con Cask Trade, marketplace per la compravendita di singole botti di whisky di diverse varietà e provenienze. Fondata nel 2018 da Simon Aron, Cask Trade guarda al whisky non solo come liquore da passione e collezione, ma anche come asset nell’ambito degli investimenti alternativi, data la principale peculiarità del distillato: migliorare (e accrescere di valore) più invecchia e matura all’interno delle botti. Con una domanda in aumento nell’ultimo decennio, un’offerta limitata e una stabilità nelle quotazioni, il whisky si è guadagnato una solida reputazione come alternative asset. 

Investire in whisky, gli ostacoli (e come superarli) 

Tuttavia, l’acquisto delle botti in cui il whisky di ottima qualità ha tempo e modo di invecchiare non è affar semplice per il singolo investitore (il prezzo più alto mai pagato all’asta privata per una cask è di 16 milioni di sterline). Non è solo una questione di prezzo: servono infatti anche le giuste conoscenze. Grazie alla partnership con Cask Trade, la community di Konvi potrà avere accesso a stock dei migliori brand di whisky per un investimento minimo per azione di 250 euro. Nel frattempo, Cask Trade creerà portafogli bilanciati di diverse tipologie, quantità ed età di whisky, assicurando le botti e gestendo l’intero processo di affinamento, fino all’imbottigliamento. Alla fine del periodo di investimento, il portafoglio sarà venduto e i ritorni saranno distribuiti agli azionisti. Qualche numero? In passato, gli investimenti di Cask Trade hanno restituito l’8-12% medio per anno

“Abbiamo deciso di siglare questa partnership perché il whisky è tra gli asset alternativi più popolari al momento” spiega Ioana Surbu-Bob, Ceo & Co-founder di Konvi. “Siamo felici di offrire questa opportunità unica alla comunità di Konvi come parte della nostra missione di democratizzare gli investimenti alternativi, connettendo gli esperti delle varie industrie e i fondi dedicati ai beni di lusso di tutto il mondo. Il tutto, in linea con il nostro obiettivo finale: rendere accessibili a chiunque questi beni ad alto rendimento attraverso la nostra piattaforma”.

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