Goldman Sachs, idee di investimento 2022: il sorpasso dei mercati emergenti

In questo quarto approfondimento tratto dalle Investment Ideas 2022 di Goldman Sachs Asset Management sulle principali opportunità di investimento identificate per il 2022, parliamo delle possibilità offerte dai mercati emergenti.

“Una strategia attiva sui mercati azionari emergenti potrebbe potenzialmente sovraperformare una strategia focalizzata sulle azioni statunitensi nel prossimo decennio”. Ad affermarlo sono gli esperti di Goldman Sachs Asset Management. Secondo i dati Bloomberg aggiornati a dicembre 2021, gli attuali livelli di price to book (p/b) dell’indice Msci Emerging Markets (Em) rispetto all’S&P 500 statunitense sono vicini ai minimi degli ultimi 20 anni. Questo dato rende, su base relativa, le valutazioni azionarie interessanti, anche alla luce del fatto che “la crescita degli utili è ai massimi degli ultimi 10 anni”, riportano da GS.

Sulla via della ripresa

Dopo che la diffusione della variante Delta e la lentezza delle campagne vaccinali hanno frenato la ripresa dei paesi emergenti nel 2021, gli esperti di Goldman Sachs Asset Management si attendono una crescita più solida nel 2022 , in particolare in quelle economie che si trovano ancora nelle fasi iniziali di riapertura. “Nonostante i rischi perduranti, vediamo margini per un rimbalzo”, affermano, “soprattutto se, come prevediamo, i tassi di interesse in rialzo riporteranno la crescita del prodotto interno lordo (Pil) dei mercati sviluppati su livelli in linea con il trend”. Con i paesi avanzati che cominciano a ridurre lo stimolo monetario e fiscale, fino ad oggi aggressivo, e con un’accelerazione nell’espansione delle economie emergenti, gli esperti prevedono che il divario di crescita fra i due gruppi, attualmente ai minimi degli ultimi 20 anni, tenderà ad ampliarsi.

Gestire l’allocazione cinese separatamente

I settori dei semiconduttori e dell’hardware tecnologico sono fortemente rappresentati nei mercati emergenti ex Cina, mentre i listini cinesi sono maggiormente orientati ai settori del consumo al dettaglio e di Internet. Secondo gli esperti, differenze come questa possono incidere sulla performance. Nel 2021, infatti, l’indice Msci Em ex-China ha “sovraperformato” l’Msci China di 32 punti percentuali. Come beneficiare pienamente delle opportunità offerte da entrambi i mercati? “Per gli investitori con un orizzonte temporale di lungo periodo, potrebbe essere interessante abbinare un’allocazione all’azionario emergente non cinese con una strategia che investe in tutti i tipi di azioni cinesi (A-shares onshore e azioni offshore)”, affermano da GS. Ad esempio, un’allocazione ai mercati emergenti ex-Cina potrebbe consentire di ottenere un migliore accesso alle economie di minori dimensioni e a potenziali opportunità di generare rendimenti nei segmenti small e mid cap. Inoltre, consentirebbe di avere un maggiore controllo sulle dimensioni dell’allocazione all’azionario cinese e di aumentare o ridurre l’esposizione in funzione delle condizioni di mercato prevalenti.

Un approccio attivo

Alcune delle società con le migliori performance al mondo hanno sede nei mercati emergenti. Lo confermano i dati riportati dagli esperti: al 30 novembre 2021, più del 70% delle 50 migliori imprese incluse nell’indice Msci Acwi era domiciliato in un paese emergente. Gli esperti sottolineano però che molte di queste aziende potrebbero non essere incluse negli indici di riferimento standard, che sovrappesano le società statali e i settori orientati alle esportazioni caratterizzati da volatilità. “Un approccio attivo può aiutare gli investitori a rafforzare l’esposizione alle aziende che beneficiano di trend di crescita secolare”.

Opportunità anche nel debito

Il potenziale di redditività insito nel debito dei mercati emergenti che ha già offerto rendimenti nominali e reali interessanti rispetto al debito dei paesi sviluppati potrebbe contribuire a migliorare la stabilità dei rendimenti di portafoglio. In ogni caso, alcuni asset potrebbero essere maggiormente penalizzati se la Federal Reserve (Fed), indotta dall’inflazione persistente, dovesse attuare una politica più stringente. Tuttavia, a detta degli esperti, molti paesi emergenti sono ora in grado di resistere meglio che in passato a fughe di capitali.
Infine, sempre con riferimento al debito, anche un’esposizione selettiva alle strategie ad alto reddito, che dipendono in misura minore dall’apprezzamento dei titoli, potrebbe migliorare il potenziale di rendimento. Occhi degli esperti puntati in particolare sui titoli high yield asiatici, “che presentano una minore duration dei tassi di interesse. Le solida fondamenta economiche nell’area possono mitigare il rischio di default”.

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