Come gestiscono il patrimonio le grandi famiglie? Ecco la ricetta

Le più importanti e ricche famiglie americane non conoscono periodi di crisi. Anche nel corso della recente emergenza sanitaria, infatti, hanno aumentato le loro fortune e consolidato le loro ricchezze, attraverso alcuni strumenti societari e strategie fiscali

Individuare i meccanismi, leciti, che consentono alle famiglie ultraricche americane di affrontare con serenità il passaggio generazionale e trasferire, negli anni, la ricchezza, può essere utile per imparare a fare altrettanto

Fondazioni, family offices, trust. Sono solo alcuni degli strumenti che occorre considerare per proteggere la propria ricchezza, trasferirla e incrementarla

Mentre l’attenzione dei media si concentra sui miliardari di prima generazione, quali Musk, Zuckerberg, Bezos, e sulla loro impressionante capacità di aver accumulato, in poco tempo, una smisurata ricchezza, poca importanza mediatica viene data ai miliardari per dinastia. Vale a dire, quei miliardari che appartengono a famiglie detentrici di immensi patrimoni che, da anni e di generazione in generazione, vengono trasferiti e tramandati.

Certamente, si potrebbe sostenere che nulla avviene per caso e che, conseguentemente, la circostanza di essere fuori dal circo mediatico rientra tra le strategie che i super ricchi adottano per proteggere la loro ricchezza da occhi indiscreti e da possibili critiche.

E invero, concentrarsi solo sulle figure più famose e chiacchierate del momento, e sui loro patrimoni, è attività miope. Vuol dire, infatti, rinunciare a comprendere, in modo più approfondito, in che termini le famiglie più ricche e potenti riescono efficacemente a proteggere e concentrare nel tempo la loro ricchezza.
Per questa ragione, è opportuno soffermare l’attenzione sullo studio condotto dall’Institute for Policies Studies, denominato “Silver Spoon Oligarchs”, dai cui risultati emerge la “ricetta” che le 50 più ricche famiglie americane seguono per riuscire, negli anni, ad accumulare beni, averi e fortune, senza conoscere crisi.

Innanzitutto, è utile concentrarsi su qualche dato per comprendere l’entità dei patrimoni detenuti da queste famiglie.

La ricchezza delle più influenti e potenti famiglie americane, cresce dieci volte più velocemente della ricchezza delle famiglie appartenenti alla classe media. Si pensi che, come rileva lo studio in esame, l’ammontare complessivo della ricchezza posseduta dalle 50 più ricche famiglie Usa, è pari alla ricchezza detenuta dalla metà delle famiglie medie americane; vale a dire, oltre 32 milioni di nuclei familiari.

Ad esempio, se nel 1983, il patrimonio detenuto dai proprietari della catena di supermercati e negozi al dettaglio WalMart corrispondeva solo (si fa per dire) a 2,15 miliardi di dollari, nel 2020 il patrimonio stimato ha raggiunto quota 247 miliardi di dollari.

Stessa sorte per la famiglia proprietaria dei dolciumi a marchio Mars. Negli ultimi 37 anni, la dinastia Mars, ha approfondito la sua ricchezza in modo vertiginoso, passando da 2,6 miliardi di dollari, nel 1983, a 94 miliardi di dollari nel 2020.

Come si diceva, la ricchezza di queste dinastie non conosce crisi. In effetti, la fortuna accumulata è cresciuta in modo significativo anche durante la crisi sanitaria dovuta alla diffusione del Covid-19: dall’inizio della pandemia, nel marzo 2020, in un momento in cui i tassi di disoccupazione dilagavano e molti americani fronteggiavano severe difficoltà economiche, le 10 più ricche famiglie americane hanno registrato una crescita della ricchezza del 25%.

Ebbene, alla luce di questi numeri, viene spontaneo chiedersi: come fanno questi nuclei familiari a consolidare ed espandere la loro ricchezza nel tempo, prescindendo da ogni momento storico?

Se porsi questo interrogativo è esercizio scontato, non lo è provare a offrire qualche risposta.

In questi termini, è possibile individuare alcune strategie (finanziarie e fiscali) che le dinastie americane seguono, in linea generale, per proteggere la ricchezza accumulata, trasferirla, e incrementarla negli anni, attraverso le generazioni.

– Creare fondazioni
Le dinastie industriali più potenti si avvalgono di strumenti fiscali (leciti) idonei a ottimizzare gli oneri tributari che pendono sui loro patrimoni, dando vita, ad esempio, a fondazioni che permettono di beneficiare di forti detrazioni fiscali.
Basti osservare che le prime 50 famiglie americane per ricchezza, hanno creato più di 248 fondazioni che, nel complesso, raccolgono oltre 51 miliardi di dollari, tra beni materiali e immateriali. Inoltre, nei consigli di amministrazione delle fondazioni siedono, quasi esclusivamente, fratelli, coniugi, nipoti, genitori. Vale a dire, parenti stretti. In questo modo, non solo si crea un forte legame tra la famiglia e la fondazione ma, poiché tutti i soggetti coinvolti hanno i medesimi interessi finanziari ed economici, risulta più facile ottimizzare le risorse e raggiungere gli obiettivi, non solo filantropici, che si intende perseguire.

– Fare Lobbying
I rapporti istituzionali sono più che mai preziosi per le famiglie ultraricche. Ciò è vero, tanto per il prestigio che ne discende, quanto per gli interessi che è possibile tutelare mediante un rapporto diretto con il potere. In questi termini, le famiglie che hanno da difendere importanti patrimoni e, ancor di più, sono proprietarie di industrie o di società di assoluto rilievo, si rivolgono a gruppi di pressione, al fine di far valere i loro interessi nelle sedi pertinenti. Non è un caso, del resto, se – come emerge dal report in esame – negli ultimi 70 anni il sistema fiscale americano ha tassato sempre meno i ricchi, agevolando, di conseguenza, l’accumulo della ricchezza ereditata e tramandata.

– Ricorrere ad un family office
Le famiglie più ricche degli Usa, in particolare quelle con 250 milioni di dollari di ricchezza stimata, tendono a fare ricorso al family office, ossia una società di servizi che gestisce il patrimonio della famiglia coordinando gli aspetti finanziari e amministrativi, al fine di massimizzare i risultati economici e di risparmio, assicurare la più efficiente pianificazione del patrimonio familiare e, infine, tutelarsi nel migliore dei modi nelle operazioni relative al passaggio generazionale della ricchezza.
Attualmente ci sono circa 10.000 family office in tutto il mondo e circa la metà è stata fondata negli ultimi 15 anni.

– Creare Dinasty Trust
Un trust cd. della dinastia è un trust progettato per evitare o ridurre al minimo le imposte sulla proprietà applicate alle fortune della famiglia e facilitare il passaggio della ricchezza attraverso le generazioni.
I trust in esame sono degli strumenti leciti, progettati per conservare e concentrare la ricchezza senza limiti di tempo. Infatti, negli Stati Uniti, i dinasty trust godono di una deroga rispetto ai limiti temporali previsti per la durata dei trust ordinari, stante il fatto che è sospeso ogni vincolo di durata e possono essere perpetui.

Gli articoli pubblicati sono stati realizzati da giornalisti e contributors di We Wealth e vengono forniti a Poste Premium a scopo informativo.


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