Negli ultimi anni sembra che la crescita del mercato sia stata tutta nelle sagge mani delle Big Tech, con solo qualche piccola comparsa laterale. Nonostante queste società continuino a trovarsi davanti un futuro molto luminoso, lo spettro di opportunità si sta ampliando sempre di più. Il mercato è in continuo cambiamento, ma forse per la prima volta in molti anni a definire un cambio di prospettiva non sarà un trend solo ma, secondo Capital Group, ben cinque. Vediamoli insieme:
1. Nuove tecnologie: un trend impossibile da fermare
Sembra che le opportunità e la crescita delle Big Tech siano senza limiti. Mentre Meta ha registrato un fatturato nell’ultimo anno di 39miliardi di dollari, con un aumento del 22% sull’anno precedente e Nvidia cresce di mese in mese – se non addirittura di giorno in giorno – sembra che queste aziende continuino ad ampliarsi senza però grandi costi aggiuntivi. Secondo Carl Kawaja, esperto di Capital Group, questo fatto non dovrebbe sorprendere. In natura, infatti, gli organismi di grandi dimensioni non hanno bisogno di grandi energie per stare al caldo e lo stesso vale per le aziende di grandi dimensioni. Queste presentano vantaggi di scala, sono più efficienti e meno dispendiose in termine di capitale e lavoro.
Nvidia e Meta sono solo un paio di nomi, ma esempi significativi e opportunità interessanti si trovano su tutta la catena del valore dei semiconduttori. Dai progettisti di chip, come Avago, alle fonderie di produzione, come TSMC. Ma non solo, passando anche per i produttori di apparecchiature per semiconduttori, ASML, Tokyo Electron e Applied Material e le società di progettazione di wafer di silicio, proprio come Synopsys.
2. Rinascita per il settore industriale
Asset insostituibili, domanda in forte crescita e società con elevate barriere d’ingresso, queste sono alcune delle caratteristiche delle imprese di successo e quello che gli investitori cercano. “Il settore industriale è vasto e diversificato, eppure stiamo assistendo alla nascita di aziende con una notevole posizione dominante nel settore, che stanno consolidando ed espandendo la propria presenza in aree caratterizzate da una potenziale crescita a lungo termine”, spiega l’esperto. A spingere verso questa rivoluzione interna del settore industriale, stanno giocando un ruolo cruciale molteplici fattori. Dalla transizione energetica negli States alla corsa per la sicurezza energetica in Europa, passando anche per il reshoring delle catene di approvvigionamento e l’aumento della spesa per la difesa.
Le attività elettriche di Eaton, ad esempio, avranno un portafoglio ordini di 11,4miliardi di dollari, una cifra in costante crescita. Allo stesso modo, Schneider Electric, i cui prodotti contribuiscono a rendere gli edifici commerciali più efficienti dal punto di vista energetico, prevede una crescita annua compresa tra il 7% e il 10% fino al 2027.
3. Forti prospettive per il settore sanitario
Già nel 2022 la spesa sanitaria negli Stati Uniti aveva raggiunto i 4,5mila miliardi di dollari, pari al 17,3% del prodotto interno lordo. Considerando gli ampi e rapidi progressi tecnologici, è lecito immaginarsi che la spesa e le innovazioni continueranno a crescere.
Sono molti gli esperti del campo che parlano di una terza ondata di innovazione nel campo sanitario delle biotecnologie e della scoperta dei farmaci. Dal sequenziamento genico all’espressione terapeutica dell’RNA, passando anche per le applicazioni dell’intelligenza artificiale. Insomma, il settore sembra pronto a migliorare ogni giorno, cercando e trovando soluzioni a malattie considerate prima incurabili.
Anche in questo caso, è bene selezionare aziende lungo tutta la catena di lavorazione. Guardando anche a imprese come Alnylam, pioniera delle terapie RNAi, ma anche Eli Lilly e Novo Nordisk che sono in prima linea nello sviluppo e vendita di farmaci.
4. Qualità sopra quantità: alla ricerca di società vincenti
Investire nel lungo termine significa anche essere in grado di selezionare le imprese che non sono nell’olimpo della Borsa solo oggi, ma che si dimostreranno i vincitori anche di domani. Questo vale senza distinzione di settore, quello che va cercato sono marchi solidi e di successo. LVMH e Hermes sono un esempio di questo nel settore del lusso, con modelli di business in grado di resistere anche alle incertezze del mercato. Una storia simile, anche se in un settore diametralmente diverso, è TSMC, l’impresa di produzione di semiconduttori taiwanese fondata negli anni ’90 che produce più dell’80% dei chip informatici nel mondo. Cambiando ancora comparto ci sono molte storie simili, come quella di Caterpillar, che si occupa delle attrezzature delle industrie pesanti, il leader mondiale dello streaming Netflix, Costco che guida il settore immobiliare, Airbus e Boeing che detengono il duopolio nel settore dei telai per gli aerei e così via.
5. India: una curva di crescita che continua
La Tigre negli ultimi anni è finita nell’occhio del ciclone per la sua rapida crescita. L’india però si trova ancora nelle fasi di sviluppo iniziali in molti settori, con un numero considerevole di società di piccole e medie dimensioni i cui prezzi azionari hanno il potenziale per crescere nel prossimo decennio. Le possibilità sembrano senza limiti: ad esempio, sono sempre di più le grandi aziende della telefonia che spostano in India la produzione manifatturiera, così come la richiesta interna per un’assistenza sanitaria di alta qualità spinge il settore verso un’innovazione radicale e capillare.
Secondo l’esperto, “nel complesso, la Tigre è un mercato con potenziale nel lungo termine, un potenziale molto simile a quello che ha attraversato la Cina più di due decenni fa”.