Dall’apertura dell’economia negli anni ’80, molte aziende cinesi si sono trasformate da piccole realtà familiari in veri e proprii colossi multinazionali, in alcuni casi diventando leader di mercato nei propri settori di riferimento. Nonostante le difficoltà legate alla pandemia e alle strette politiche per contenerla volute da Pechino, le società cinesi hanno sviluppato nel tempo un dna unico che ha permesso loro di affermarsi a livello internazionale. Con gli esperti di Carmignac vediamo i loro 5 più importanti punti di forza e perché esse rappresentino un’interessante opportunità per gli investitori azionari.
1. Cultura aziendale
Una caratteristica particolare del modello aziendale cinese è la sua cultura imprenditoriale basata sul successo collettivo, che fa si che i dipendenti si sentano parte di una medesima grande famiglia che contribuisce ad uno scopo comune. “Sebbene questo approccio possa presentare anche dei limiti, soprattutto per quanto concerne l’efficienza dei processi che viene spesso sacrificata a favore dell’acquisizione di clienti, oggi stiamo assistendo ad un vero e proprio shift. Le società che oggi si stanno affermando a livello internazionale hanno saputo sommare la cultura della replicabilità dei modelli a quella dell’opportunità. L’efficienza è una realtà”, affermano gli esperti di Carmignac.
2. Selezione dinamica del top management
Nonostante la famiglia – anche quella allargata – costituisca spesso il nucleo originario delle aziende cinesi, nell’ultimo decennio questo non ha impedito ad alcune di esse di divenire colossi globali, superando la loro dimensione esclusivamente tradizionale. “Ciò è stato possibile perché le società hanno saputo scegliere il proprio top management, attingendo sia da professionisti locali in grado di comprendere e arricchire il proprio modello cogliendo influenze esterne sia da figure che si sono formate all’estero, in particolare negli USA”.
3. Abilità nel creare nuove partnership
Un terzo fattore che ha permesso alle società cinesi di conseguire risultati importanti è stata la loro capacità di sviluppare partnership. “Il Guanxi, ossia il network di fornitori, distributori e partner di ogni azienda cinese, è il risultato della capacità degli imprenditori di creare collaborazioni strategiche stabili, complementari in termini di offerta, aperte a partecipazioni di capitale esterno”.
4. Quarant’anni di esperienza industriale
Nonostante la sfida posta dall’India e da altre importanti economie emergenti del sud est asiatico la Cina rimane il perno della produzione manifatturiera mondiale. “Quarant’anni di produzione industriale intensa hanno permesso lo sviluppo in praticamente di un ricco ecosistema di aziende e fornitori in praticamente ogni provincia della Cina. Essi possono contare su una logistica molto efficace e su una burocrazia locale efficiente”.
5. Capacità di innovare e di adattarsi nel lungo termine
Oltre alla maturità del contesto industriale, le aziende cinesi si distinguono anche per la loro capacità di innovare per step consecutivi. Prima di puntare alla posizione dominante in un mercato, le società cinesi a conquistare posizioni strategiche più facilmente accessibili. Un esempio? “Le società che producono in serie le batterie per i veicoli elettrici: hanno iniziato producendo piccole batterie per smartphone prima di sviluppare competenze ed efficienza per specializzarsi in batterie per veicoli elettrici. Ma non è tutto: le aziende cinesi si muovono rapidamente, puntando a divenire i principali player nel minor tempo possibile. Tale strategia può rivelarsi più redditizia rispetto ad una che muove da un intricato processo di pianificazione. “Questo non significa però che non vi sia spazio per una visione di lungo termine: essere imprenditori senza avere definito una strategia (ciò può accadere in un secondo tempo) non è necessariamente un errore. Quello che conta, infatti è la capacità di gestire sia le dinamiche di lungo che di breve periodo”.
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Investire nelle aziende cinesi con Carmignac
Alla luce delle opportunità che l’economia cinese presenta, Carmignac ha sviluppato una strategia che beneficiare di tale tendenza investendo in queste società innovative, che sono riuscite ad affermarsi a livello internazionale. “L’Asia emergente è infatti l’area geografica in cui abbiamo individuato il bacino più significativo di società innovative all’interno del settore tecnologico, dei consumi e di internet, settori all’avanguardia nella rivoluzione digitale” spiegano gli esperti della casa di gestione parigina.
All’interno delle nostre allocazioni emergenti, e in particolare nella strategia dedicata alla Cina, Carmignac Portfolio China New Economy, abbiamo investito in società come Miniso1, specializzata in prodotti di largo consumo e presente in 93 paesi grazie ai suoi 5.500 negozi sparsi nel mondo (3.300 in Cina e 2.200 al di fuori della Cina), il 50% dell’utile netto realizzato all’estero. Inoltre, il nostro principale Fondo azionario emergente, Carmignac Emergents, è esposto a promettenti titoli tech asiatici, che mira a trarre vantaggio dai loro progressi tecnologici, dalla loro capacità di produzione su vasta scala e al forte interesse per i semiconduttori. Il Fondo, ad esempio, ha investito in LG Chem1, società specializzata nella produzione di batterie per veicoli elettrici, e in Taiwan Semiconductor, leader nella produzione avanzata di semiconduttori.
