“All that glitters is not gold”, tradotto “non è tutto oro quello che luccica”. Ed è vero, perché in effetti potrebbe anche essere argento.
Mentre gli occhi di tutti sono puntati sul bene rifugio dorato, protagonista di una fase rialzista che potrebbe culminare con il prezzo per oncia poco sotto i $3.000, l’argento sta registrando risultati piuttosto positivi. Un’allocazione sul metallo bianco può nascondere numerosi benefici per gli investitori, ma riuscirà davvero a spodestare l’oro? Lo racconta Ned Naylor-Leyland, investment manager di Jupiter Gold & Silver.
Oro e argento: due asset a confronto
Negli ultimi mesi la quotazione dell’oro ha raggiunto livelli importanti: ad oggi il suo prezzo ha toccato i $2.700 per oncia e sembra destinato a salire anche nei primi mesi del 2025. In un contesto economico profondamente incerto e volatile, questo trend al rialzo – unito al bisogno degli investitori di inserire in portafoglio asset sempre più difensivi – ha fatto sì che il metallo prezioso rubasse la scena anche a suo fratello minore.
Ma per molti, l’argento potrebbe riservare delle sorprese, soprattutto il prossimo anno, ecco perché andrebbe inserito in portafoglio con un approccio piuttosto strategico.
“Il fondo Jupiter Gold & Silver consente di investire in oro e argento, offrendo opportunità di investimento diversificate e mirate sui metalli preziosi, spiega Naylor-Leyland. Nello specifico, l’allocazione attuale di questa strategia consiste in un 18% in lingotti, 36% in società argentifere e 46% in società aurifere. Questo assetto riflette una delle posizioni più rialziste da quando il fondo è stato lanciato (2016) con una particolare attenzione verso l’argento che, secondo noi, seguirà l’oro e registrerà un aumento sostanziale dei prezzi”.
Per comprendere meglio la relazione tra il prezzo dei due metalli è fondamentale tenere in considerazione il rapporto oro-argento. “Quando il rapporto si abbassa – continua – significa che l’argento sta sovraperformando rispetto all’oro e questo crea condizioni favorevoli per il fondo. Al contrario, la strategia resta indietro quando questo rapporto tende verso l’alto. In generale, riteniamo che il mercato debba ancora riconoscere pienamente l’aumento della domanda di argento, sia dal punto di vista monetario, sia industriale”.
L’argento è pronto per un rally?
Attualmente il prezzo dell’argento sfiora i $33 per oncia, ma gli analisti non escludono che, com’è successo per l’oro, possa diventare protagonista di una trend rialzista. Gli esperti di Jupiter Asset Management prevedono che nei prossimi mesi questo stesso prezzo possa arrivare a toccare i $50-70 (per oncia).
“Storicamente, in periodi di volatilità di mercato e di domanda crescente di metalli monetari, l’argento ha sovraperfomato l’oro, anche con un margine piuttosto consistente. E le attuali condizioni di mercato sono un ‘terreno fertile’ per un possibile rialzo del suo prezzo, spiega Naylor-Leyland. Per questo abbiamo scelto di costruire una strategia che possa cogliere queste opportunità, nonostante le sfide che la presenza di questo asset in portafoglio può generare”.
Non solo, bisogna considerare che l’argento rivestirà un ruolo sempre più importante in alcuni settori come quello dell’elettronica e in molti processi industriali, come la produzione di energia pulita. Il suo utilizzo nella costruzione di pannelli solari o di veicoli elettrici, per fare qualche esempio, sarà sempre maggiore e questo potrà far “esplodere” la domanda.
“Un incremento di richieste può creare un deficit strutturale nel mercato e questa tendenza può rappresentare un’opportunità significativa per chi investe a lungo termine. Oltre a questo, gli investitori hanno dalla loro parte la previsione di un continuo aumento dei prezzi dell’argento”, aggiunge.
I vantaggi per gli investitori
“La strategia di Jupiter Gold & Silver investe in lingotti fisici tramite ETF, società minerarie di argento e titoli azionari auriferi, offrendo così una value proposition mirata e competitiva.
In più, monitorando costantemente il rapporto oro-argento è possibile cogliere opportunità di mercato migliori e ottenere un perfetto equilibrio in portafoglio. Insomma, può essere la soluzione giusta per ottenere diversificazione e rendimenti, alla luce della futura fase rialzista che l’argento dovrebbe vivere”, conclude Naylor-Leyland.