Il 48% dei clienti private riconosce gli effetti positivi degli investimenti sostenibili e responsabili per le future generazioni
“È essenziale che il private banker/consulente finanziario, come principale influencer degli investimenti sostenibili e responsabili, possegga competenze avanzate su questi temi”, commenta Mauro Camelia
Aipb annuncia l’avvio di un nuovo percorso formativo per private banker e consulenti finanziari
Sulla base di questi presupposti, Aipb ha annunciato l’avvio di un nuovo percorso formativo per private banker e consulenti finanziari, con l’obiettivo di fornire ai professionisti del settore adeguate competenze sui temi esg (environmental, social, governance), aiutandoli a orientarsi in un mondo sempre più green. “Nell’ideale filiera che collega produttori di strumenti e servizi finanziari, distributori e Investitori, è essenziale che il private banker-consulente finanziario, come principale influencer degli investimenti sostenibili e responsabili, possegga competenze avanzate su questi temi”, spiega Mauro Camelia, professore aggregato di economia degli intermediari finanziari dell’Università di Siena e direttore scientifico della certificazione esg.
Il primo trimestre dell’anno, infatti, si è chiuso con deflussi dai fondi comuni aperti per 12,8 miliardi di euro, mentre nello stesso periodo i fondi aperti sostenibili e responsabili hanno registrato una raccolta netta positiva di 2,8 miliardi di euro. “L’attrattività dei fondi e degli etf sostenibili si spiega alla luce della particolare tipologia degli investitori ai quali si rivolgono, caratterizzati da un’elevata sensibilità per le tematiche ambientali e sociali e da un orientamento alle performance di lungo periodo, che consente loro di superare più facilmente i periodi di maggiore instabilità dei mercati finanziari”, spiega la Massari. A questi fattori, precisa, si aggiunge il contributo essenziale che gli investimenti sostenibili e responsabili assicurano per il contenimento del rischio complessivo di portafoglio.
“Una conferma in tale direzione si rinviene in un recente contributo di Ferriani e Natoli della Banca d’Italia, Esg risk in times of covid-19 – 2020: la ricerca evidenzia che, tra il 20 febbraio e il 23 marzo 2020, l’interesse degli investitori per i fondi azionari globali, caratterizzati da una bassa esposizione ai rischi esg, è cresciuto in misura rilevante. Ciò in quanto i fondi sostenibili sono considerati un importante veicolo di contenimento del rischio di downside dei mercati finanziari”, continua la Massari. Poi conclude: “Considerando che nel bimestre aprile-maggio i flussi dei fondi comuni aperti sono tornati nuovamente in territorio positivo, è verosimile prevedere un ulteriore rafforzamento dell’interesse degli investitori per i fondi sostenibili e responsabili”.