Dal 2019 al 2022 gli attacchi cibernetici a livello globale sono aumentati di circa il 60%.
La grande sfida per le imprese sarà trovare il giusto equilibrio tra controllo dei privilegi ed efficienza operativa.
In Italia il 98% delle aziende ha sperimentato almeno una violazione informatica nell’ultimo anno, con danni di entità grave o estremamente grave in circa 2 casi su 3. Secondo un recente report di Deloitte l’analisi dei dati relativi allo scenario attuale in materia di cybersecurity nel nostro Paese mette chiaramente in evidenza una crescente consapevolezza che queste violazioni impattano le aziende da molteplici punti di vista. Tu e la tua azienda siete tutelati da questi potenziali attacchi? Conosci i rischi a cui va in corso l’azienda in caso di violazione cyber? E che esistono tutele specifiche?
I dati
Secondo il Rapporto sulla Sicurezza ICT in Italia pubblicato nel marzo 2023 da CLUSIT, l’Associazione Italiana per la Sicurezza Informatica, negli ultimi 5 anni la situazione è peggiorata in maniera costante.
Dal 2019 al 2022 gli attacchi cibernetici a livello globale sono aumentati di circa il 60%. Anche il nostro Paese ha subito una importante escalation, ricevendo il 7,6% degli attacchi globali, rispetto al 3,4% del 2021.
In Italia sono stati registrati 188 attacchi riusciti, segnando un aumento del +169% rispetto all’anno precedente. La maggior parte di questi attacchi rientra nella categoria “Cybercrime,” rappresentando il 93% del totale, un +11% rispetto alla media globale (82%).
L’analisi mette in luce anche i settori più colpiti nel 2022 a livello globale, tra cui il governativo (20% del totale degli incidenti) e il manifatturiero (19%). In Italia, si è verificato un notevole incremento percentuale anno su anno nella categoria “Multiple Targets” (+900%), che rappresenta attacchi non mirati, campagne generalizzate che continuano a causare gravi conseguenze. Altri settori, come i servizi professionali e tecnico-scientifici, hanno registrato un incremento significativo degli incidenti (+233,3%), seguiti dal manifatturiero (+191,7%), IT (+100%) e dal settore militare (+65,2%).
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Le conseguenze
Le violazioni informatiche causano:
-perdita di fatturato o una riduzione del valore di mercato dell’azienda.
-multe e sanzioni per inadempienza rispetto alle procedure in essere o per le violazioni dei regolamenti sulla cybersecurity.
–gravi rischi reputazionali.
-minore fiducia nella “tech integrity” dell’azienda.
–possibili interruzioni dell’operatività.
Le tutele
In questo quadro appare dunque importante tutelarsi da questo fenomeno crescente che in Italia ha riguardato moltissime grandi aziende, anche quotate. Secondo Lokky, per i freelance che affrontano queste minacce senza il sostegno di strutture organizzative, una polizza come la Cyber Risk potrebbe essere una soluzione iniziale e immediata, accanto a investimenti che – seppur inizialmente modesti – hanno l’obiettivo di migliorare la sicurezza informatica e incrementare la propria conoscenza in questo ambito; questo significa prendere misure per rendere più sicuri i propri sistemi IT e imparare come prevenire e affrontare le minacce cyber.
Quanto alle aziende, in generale, un’assicurazione sulla cybersecurity può coprire, inoltre, diversi aspetti, tra cui il risarcimento verso terzi per la protezione dei dati personali o violazioni della sicurezza informatica, l’indennizzo dell’assicurato per i danni subiti a seguito di un attacco e il ripristino dei sistemi informatici per preservare la brand reputation. La grande sfida per le imprese sarà trovare il giusto equilibrio tra controllo dei privilegi ed efficienza operativa.
I costi
ll costo della polizza Dual Cyber varia in funzione del fatturato e del limite di indennizzo scelto dal cliente, compreso fra 50 mila euro e cinque milioni di euro. Ad esempio, con un limite di indennizzo di 50 mila euro e un fatturato fino a un milione di euro, il premio sarà di soli 290 euro. Ma il costo cambia a seconda delle coperture inserite.
I vantaggi del “cyber-first”
Un’adeguata strategia di cybersecurity supporta le aziende nel generare:
–Una crescita dei ricavi.
-Brand reputation.
-Un modello di business resiliente e agile.
–Migliora l’efficienza nella gestione delle priorità di business poiché permette alle aziende di intraprendere percorsi di digitalizzazione con una maggiore sicurezza.
-Affina la capacità delle organizzazioni di anticipare l’identificazione dei rischi.