Il 52% offre green, social, social impact bonds e sustainability linked bonds e il 21% prodotti di credito con obiettivi esg
Il 79% ha inserito azioni significative di adattamento e mitigazione al cambiamento climatico all’interno del proprio piano industriale
Giovannini: “Anche le pmi si stanno evolvendo verso modelli di business sempre più focalizzati su temi di sostenibilità”
Le strategie d’investimento
Il 35%, inoltre, dichiara di aver sviluppato strategie d’investimento responsabile. Di queste, il 18% è firmatario dei Principles for responsible investment delle Nazioni Unite. Il 17% afferma di non aver intrapreso strategie d’investimento responsabile ma che sono presenti nel proprio piano strategico, mentre il 48% non prevede di farlo nemmeno nel breve periodo. Il 61% ha poi definito una strategia Sustainable responsible investing, in crescita di 6 punti percentuali rispetto al 2019. Le principali modalità di integrazione di criteri esg nelle strategie di selezione degli investimenti includono invece l’impact investing (80%), lo screening positivo e/o best-in-class (74%) e l’esclusione a priori (60%).
I piani di sostenibilità
In questo contesto, il 69% delle intervistate ha messo in campo anche un piano di sostenibilità con specifici obiettivi, nel 44% dei casi definendo target quantitativi. Piani che tuttavia non sono rimasti immuni all’impatto del covid-19, con il 12% delle realtà che ammette di aver subito ripercussioni sull’avanzamento delle attività previste che potrebbero determinare una lenta ripresa o anche un eventuale ridimensionamento delle stesse. All’interno dei piani industriali, ad ogni modo, il 79% inserisce azioni significative di adattamento e mitigazione al cambiamento climatico capaci di generare una contrazione delle emissioni di Co2 (in calo del 5% rispetto al 2020). Unicamente il 19%, però, vanta un piano strategico che punti alla neutralità climatica e il 35% ha già intrapreso un percorso di decarbonizzazione non correlato agli obiettivi dell’Unione europea in tal senso.
Il cammino delle pmi
“La sostenibilità è un percorso che si sta spostando da una sola prospettiva di transizione energetica ed ecologica a una completa trasformazione della società, delle aziende e delle persone”, osserva Massimo Antonelli, ceo di EY Italia e coo di EY Europe West. “Ma solo insieme governi, leader, aziende e consumatori potranno ricostruire un circolo virtuoso di fiducia che impatti positivamente sulla società”. Ora, aggiunge, è fondamentale rimanere focalizzati “sull’execution di piani misurabili e dai tempi certi, sfruttando l’opportunità di accelerazione offerta dal Piano nazionale di ripresa e resilienza in Italia. Se riusciremo a essere concreti e coerenti potremo davvero fare della sostenibilità un pilastro di crescita strutturale nel medio e lungo termine”.
“Sempre più aziende sono consapevoli che l’integrazione della sostenibilità nel business passa attraverso una pianificazione strategica che includa obiettivi quanto più possibile misurabili e la definizione di una governance adeguata”, interviene Riccardo Giovannini, EY Italy, climate change and sustainability leader. Poi conclude: “I dati raccolti confermano, non solo che le aziende di grandi dimensioni si confermano leader nella transizione verso uno sviluppo sostenibile, ma che anche le pmi si stanno evolvendo verso modelli di business sempre più focalizzati su temi di sostenibilità”.