A proporre lo Short Bitcoin Strategy ETF è la stessa società che nel 2021 aveva galvanizzato i mercati crypto portando a Wall Street il primo Etf basato su Bitcoin future
Chi avesse acquistato l’Etf di ProShares nel giorno del suo lancio, il 19 ottobre scorso, oggi (22 giugno) avrebbe subito una perdita del 67%.
Nessuno sa esattamente in quale direzione si muoverà il Bitcoin, ma con il proverbiale senno di poi è facile affermare che l’ultimo prodotto lanciato da ProShares è arrivato con alcuni mesi di ritardo. Da martedì 21 giugno, infatti, gli investitori americani hanno a disposizione un nuovo Etf per assumere una posizione corta sul Bitcoin, ossia per poter guadagnare dai suoi eventuali ribassi.
Si tratta dello Short Bitcoin Strategy ETF, a proporlo è la stessa società che nel 2021 aveva galvanizzato i mercati crypto portando a Wall Street il primo Etf basato su Bitcoin future. Proprio nelle settimane successive a quel lancio, però, il rally del Bitcoin aveva iniziato a perdere velocità. Chi avesse acquistato l’Etf di ProShares nel giorno del suo lancio, il 19 ottobre scorso, oggi (22 giugno) avrebbe subito una perdita del 67%.
Il nuovo Etf Short Bitcoin Strategy presenta un costo di gestione dello 0,95%, che risulta nettamente inferiore rispetto al tasso richiesto per “shortare”, ossia puntare sul ribasso del Bitcoin con il sistema tradizionale basato sul prestito da un broker. Il nuovo fondo è pensato per le speculazioni di breve periodo, dal momento che remunera gli investitori su base giornaliera, offrendo un ritorno inverso alla performance dell’indice di riferimento.
“Pensiamo che ci siano molti investitori con una visione ribassista a breve o a lungo termine del Bitcoin e delle criptovalute in generale che non hanno agito in base alla loro visione perché troppo difficile o costoso”, ha dichiarato Michael Sapir, amministratore delegato di ProShares a Bloomberg, “questi investitori saranno in grado di ottenere un’esposizione short al Bitcoin con la stessa facilità con cui acquistano un Etf in un conto di intermediazione tradizionale”.
In Italia assumere una posizione ribassista sul Bitcoin non è possibile attraverso strumenti quotati, anche se l’operazione è pur sempre possibile. Come sempre, nel caso delle criptovalute, si tratta di investimenti ad elevato rischio che le istituzioni consigliano di maneggiare solo con somme che ci si può permettere di perdere. Escludendo la pratica della vendita allo scoperto, che prevede un accordo di prestito dell’asset che si intende “shortare” è possibile servirsi delle piattaforme di trading che offrono specifici contratti derivati. Un’opzione consiste nell’acquisto di dei contratti per differenza (Cfd). Si tratta di strumenti a leva che prevedono un investimento iniziale che è solo una frazione dell’esposizione di mercato sottostante, il che aumenta di molto il rischio ossia l’ampiezza delle fluttuazioni in positivo, ma anche in negativo.
Le innovazioni dell’universo blockchain, inoltre, hanno dato vita a token come lo Short Bitcoin Token, acquistabile tramite exchange come Coinbase, il cui obiettivo è invertire l’andamento del Bitcoin (anche, se lo si desidera, incrementando di tre volte le sue fluttuazioni). Anche in questo caso, acquistare un prodotto del genere si rivela remunerativo se il Bitcoin muove verso Sud.