Dal trust alla donazione, gli investitori hanno a disposizione una serie di strumenti per gestire il passaggio generazionale. In che modo selezionarli? Lo spiega
Stefano Loconte, managing partner di Loconte & Partners.
Quali sono gli strumenti utilizzati dagli imprenditori per gestire il passaggio generazionale?
"Gli strumenti sono diversi e diversificati in funzione delle esigenze che l'imprenditore ha bisogno di coprire nel passaggio generazionale. Nelle strutture più sofisticate possiamo usare
un trust, il patto di famiglia, lo stato della società che spesso contiene l'involucro dell'attività d'impresa, quindi specifiche clausole all'interno dello statuto, come le prelazioni, i gradimenti e i consolidamenti. La mappa degli strumenti a disposizione dell'imprenditore italiano per realizzare un
passaggio generazionale efficiente è veramente ampia".
Quanta conoscenza c'è di questi strumenti?
"La conoscenza è mediamente bassa. Spesso vediamo gli imprenditori realizzare il passaggio generazionale con una semplice
donazione. Quest'ultima rappresenta lo strumento più semplice e, soprattutto, ha una serie di effetti collaterali che in presenza di una pluralità di eredi non è semplice gestire. Quindi
va fatta un'importante attività di education per spiegare agli imprenditori quali possano essere le diverse dinamiche, strumenti ed effetti. E poi, con lui, scegliere quello che preferisce".
Da dove partire?
"La prima cosa da fare in assoluto è parlare con l'
imprenditore, comprendere quali sono le sue esigenze, cosa intende fare, come e in che tempi. Dopodiché collegare lo strumento diventa una cosa relativamente facile. Ma, se non hai colto correttamente le esigenze dell'imprenditore, corri il rischio di sbagliare lo strumento collegato e, a quel punto, avrai completamente sbagliato il passaggio generazionale".