Le origini
Stiamo parlando del London International Vintners Exchange, abbreviato nella sigla Liv-ex, fondato nel 2000 da due agenti australiani di borsa della City, James Miles e Justin Gibbs. La nuova società nasceva da un’intuizione: come si poteva sapere se si stava pagando un prezzo giusto per un vino? Allora quello del vino era infatti un mercato di nicchia per pochi, appannaggio di prestigiosi mercanti londinesi. Ne derivavano valutazioni arbitrarie, distaccate dalla realtà economica in cui invece erano immerse. Nel mentre internet si stava affermando come una tecnologia in grado di trasformare ogni settore e come la risposta che Miles e Gibbs andavano cercando. Da questa svolta è nata Liv-ex, che come ha sottolineato Gibbs in una recente intervista a Wine News, ha avuto l’unico merito di portare trasparenza laddove non c’era. “L’idea era riunire tutti i commercianti di vino, che in realtà allora già commerciavano per telefono, carta e penna. Si trattava solo di introdurre qualcosa, di elettronico e digitale, che portasse una maggiore trasparenza. Il risultato è stato che sempre più persone sono entrate a far parte di questo mondo. Il mercato oggi si è ampliato ed è in continua crescita, sia in termini di valore che in termini di vini scambiati”.
Leader di mercato
Da allora, Liv-ex è diventato il punto di riferimento per ogni singolo collezionista o investitore. È qui che avvengono gli scambi e le quotazioni in tempo reale di oltre 16.000 etichette di vino provenienti da tutti gli angoli del mondo. Conta più di 560 membri, tra start-up e operatori affermarti, con sede in 43 paesi diversi e fornisce una serie di servizi che vanno oltre il semplice scambio. Per esempio, offre gratuitamente il più grande database open-source al mondo di informazioni sul vino. Il database Liv-ex Wine Identification Number (LWIN) contiene informazioni dettagliate sui prodotti su oltre 110.000 vini e liquori, come nome, colore, regione, sottoregione, sito e classificazione. Ogni prodotto ha un LWIN, un identificatore unico, che rende facile lo scambio di informazioni sul vino in modo digitale e automatico.
Gli indici Liv-ex
Per il monitoraggio delle performance del mercato in generale e delle principali aree vinicole Liv-ex offre una serie di indici di prezzo. I principali indici, alcuni dei quali si possono trovare anche su Bloomberg, sono:
- Liv-ex Fine Wine 50: indice che segue il movimento giornaliero dei i Bordeaux First Growths, i vini pregiati più scambiati di tutti. Include solo le dieci annate più recenti senza altri criteri di qualificazione.
- Liv-ex Fine Wine 100: disponibile su Bloomberg e Thomson Reuters, è considerato il punto di riferimento del settore. Rappresenta il movimento dei prezzi di 100 dei vini pregiati più ricercati sul mercato secondario.
- Liv-ex Bordeaux 500: è l’indice più completo circa il tracciamento di prezzo dei Bordeaux. Monitora la variazione di prezzo dei 500 vini leader della ragione e viene calcolato mensilmente L’indice comprende sei sottoindici: il Fine Wine 50, il Right Bank 50, il Second Wine 50, il Sauternes 50, il Right Bank 100 e il Left Bank 200.
- Liv-ex Fine Wine 1000: indice che traccia 1.000 vini da tutto il mondo utilizzando il Liv-ex Mid Price. Viene calcolato mensilmente ed è stato aggiornato a 100 nel dicembre 2003. Comprende sette sottoindici: il Bordeaux 500, il Bordeaux Legends 50, il Borgogna 150, lo Champagne 50, il Rodano 100, l’Italia 100 e il Resto del Mondo 50.
The power 100
Infine ogni anno Liv-ex pubblica il report “The power 100”, con cui stila la classifica dei cento vini migliori dell’anno. Diversi sono i parametri presi in considerazione, tra cui valore e il volume degli scambi, il prezzo e la performance durante l’anno. Nel 2021 il vino più costoso di tutti rimane il Domaine de la Romanee-Conti, una cui cassa costa mediamente 43,831 sterline. Il più performante è invece il Domaine de la Grange des Peres, apprezzatosi in un sol anno di ben il 252,62%. A livello di regione bene i Borgogna, che rispetto all’anno scorso aggiungono nove vini alla top 100.