Stando alle stime preliminari diffuse dall’ Istat, nei primi tre mesi del 2020 il pil italiano ha subito un calo del 4,7% rispetto al trimestre precedente
Nel primo trimestre 2020 il pil italiano è crollato del 4,7% rispetto al trimestre precedente e del 4,8% in termini tendenziali (stima preliminare Istat)
Il dato è il peggiore mai registrato dall’inizio del periodo di osservazione dell’attuale serie storica
Crollo record anche per i dati sul pil di eurozona e Ue
Il pil italiano crolla di fronte all’emergenza coronavirus. Nel primo trimestre del 2020, il prodotto interno lordo è calato del 4,7% rispetto al trimestre precedente (4,8% se confrontato con lo stesso periodo del 2019). Questa la stima provvisoria fornita dall’Istat (il dato è espresso in valori concatenati con anno di riferimento 2015, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato). Per il 2020, l’Istat stima una variazione acquisita del pil (la crescita annuale che si otterrebbe in presenza di una variazione congiunturale nulla nei restanti trimestri dell’anno) pari a -4,9%.
Una contrazione definita “di entità eccezionale”, causata dagli effetti economici della crisi di Covid-19 e dalle misure di lockdown adottate per contenere la diffusione del virus. È la flessione più alta mai registrata dal primo trimestre 1995 (che coincide con l’inizio del periodo di osservazione dell’attuale serie storica). “La variazione congiunturale – si legge nel comunicato ufficiale dell’Istat – è la sintesi di un a diminuzione del valore aggiunto in tutte le principali componenti produttive. Dal lato della domanda, vi sono ampi contributi negativi sia della componente nazionale (al lordo delle scorte), sia della componente estera netta”.
La stima preliminare rilasciata, evidenzia l’Istat, potrebbe essere oggetto di revisioni di “entità superiore alla norma”. L’istituto nazionale di statistica precisa infatti che la previsione “risente degli ostacoli posti dall’emergenza sanitaria in corso alla raccolta dei dati di base, che costituiscono l’input per l’elaborazione dei conti nazionali”. Nonostante il quadro negativo, il dato è migliore di quello stimato nel Def. Il Tesoro aveva infatti previsto una contrazione del pil su base trimestrale pari al 5,5% nel primo trimestre.
Intanto, anche le stime flash preliminari di Eurostat sul primo trimestre riflettono un crollo record del pil (anche in questo caso il peggiore dal 1995), in flessione rispetto al trimestre precedente del 3,8% per l’eurozona e del 3,5% per l’Ue. Rispetto al primo trimestre del 2019 il pil ha registrato un calo del 3,3% nell’eurozona e del 2,7% nella Ue, le flessioni più marcate dal terzo trimestre del 2009.
Nel primo trimestre 2020 il pil italiano è crollato del 4,7% rispetto al trimestre precedente e del 4,8% in termini tendenziali (stima preliminare Istat)Il dato è il peggiore mai registrato dall’inizio del periodo di osservazione dell’attuale serie storicaCrollo record anche per i dati sul pil di e…
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