Bisogna tornare indietro nel tempo fino al 2012, all’apice della crisi dell’euro, per osservare simili livelli di pessimismo nelle aspettative economiche in Germania
L’economia tedesca è minacciata su due fronti, mentre quella francese sta beneficiando di una sua caratteristica molto particolare
Questa discrepanza nelle aspettative economiche si riflette anche sui mercati azionari. Dall’inizio del 2018, il Cac 40 francese supera del 15% il Dax tedesco
Mercati: la Germania pensa, la Francia brinda
Le aspettative sull”economia tedesca sono notevolmente peggiorate, come mostra l’Ifo business climate index (Ifo Institute di Monaco di Baviera), l’indicatore più utilizzato per misurare lo stato d’animo delle aziende tedesche. Come mostra la figura, si tratta di un peggioramento tendenziale, in atto da un anno. Bisogna tornare indietro nel tempo fino all’apice della crisi dell’euro, nel 2012, per osservare simili livelli del sentiment di mercato in Germania.
In Francia invece, il corrispondente business climate index dell’Insee Institute mostra un andamento opposto. Fatto che appare bizzarro, poiché in passato i due indici avevano una correlazione piuttosto elevata. Ultimamente, tuttavia, i loro percorsi hanno mostrato delle divergenze. E’ vero che in Francia il sentiment è peggiore rispetto a due anni fa, ma dall’inizio del 2019 l’umore dei mercati è già migliorato.
I motivi della divergenza di sentiment fra tedeschi e francesi
L’economia tedesca è minacciata su due fronti. In primo luogo, cominciano a sentirsi gli effetti della guerra dei dazi. La Germania ha infatti un’elevata dipendenza dalle esportazioni dei suoi beni industriali. Il settore industriale però sta riscontrando debolezze in tutto il mondo. Come abbiamo già osservato da Dws qualche mese fa, in Francia il contributo dell’industria sul valore aggiunto totale è inferiore alla metà di quello della Germania. Il che è dovuto anche al fatto che la Francia ha un settore pubblico il cui peso sull’economia è maggiore. In tempi di indebolimento della domanda globale, questo è un vantaggio per l’economia nazionale.
Questa divergenza nelle valutazioni delle prospettive economiche si riflette anche sui mercati azionari. Dall’inizio del 2018, il Cac 40 francese è superiore del 15% rispetto al Dax (dividendi esclusi).