Nuova azione straordinaria da parte della Federal Reserve. A 12 giorni di distanza dalla decisione del 3 marzo, quando – proprio in relazione all’esplosione dell’emergenza coronavirus – la Fed aveva deciso di tagliare i tassi di interesse di 50 basis point, abbassandoli così all’1-1,25%, nella serata di domenica 15 marzo la Banca centrale americana è nuovamente intervenuta sul mercato, e con una nuova mossa a sorpresa ha ridotto il costo del denaro di un punto per rispondere all’emergenza coronavirus, riportandolo ai livelli della crisi del 2008.
Come misura d’emergenza per contrastare gli effetti della pandemia, la Fed ha così abbassato ulteriormente i tassi di interesse, portandoli in una forchetta compresa tra 0 e 0,25%, e ha annunciato un piano di acquisti di titoli per pompare liquidità nel sistema finanziario ed economico. Si tratta di un massiccio programma di Quantitative easing per acquistare 700 miliardi di dollari di titoli di stato al fine di sostenere l’economia e proteggerla dall’impatto della pandemia.
“In queste ore c’è un’azione coordinata delle banche centrali mondiali per assicurare liquidità a sostegno dell’economia minacciata dall’emergenza”, si legge nel comunicato della Fed, che ha fatto sapere che manterrà i tassi a livelli vicini allo zero fino alla fine della crisi coronavirus, e che la decisione è stata presa all’unanimità.
Il coronavirus “sta infettando l’economia globale” e la pandemia crea un “rischio reale e crescente di una recessione globale”, ha dichiarato il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, in un editoriale sul quotidiano portoghese Publico. “Nessun paese può affrontarlo da solo – ha scritto – Più che mai i governi devono cooperare per rilanciare le economie, espandere gli investimenti pubblici, promuovere gli scambi e garantire il sostegno alle persone e alle comunità”.
La mossa messa in atto dall’istituto guidato da Jerome Powell è stata accolta positivamente dal presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. “Mi rende molto felice. Penso che i mercati dovrebbero essere molto felici”, ha dichiarato Trump. Ma in borsa, i future su Wall Street hanno reagito con forti ribassi. Ora gli occhi vanno all’apertura di Milano di lunedì 16 marzo, dopo la settimana nera appena terminata.