Il Financial Times ha evidenziato come la corsa dei titoli growth sia giunta al termine. Il ribasso delle ultime settimane è diventato un mercato orso
Rispetto al picco dello scorso novembre l’indice MSCI World Growth, indice che traccia l’andamento di prezzo delle azioni growth, ha perso il 22%
Tra le vittime del mercato ci sono anche i grandi fondi. L’Ark Innovation Fund di Cathie Wood da inizio anno ha perso il 48%
Con l’inflazione statunitense all’8,5% e la Federal Reserve che dovrebbe aumentare i tassi di interesse di oltre 2,25 punti percentuali entro la fine dell’anno, in molti credono che le condizioni favorevoli che hanno sostenuto un rally del 250% dell’indice growth nell’ultimo decennio siano cambiate per sempre. In altre parole l’impennata dell’inflazione sta limitando la capacità delle banche centrali di rispondere alle crisi, proprio mentre crescono i timori sulla salute dell’economia cinese. Al contempo i futuri flussi di cassa di queste aziende sembrano relativamente meno attraenti alla luce dei tassi più alti. Per alcuni i giorni degli enormi guadagni derivanti dall’acquisto di azioni speculative con una storia di crescita attraente, ma dai bassi guadagni correnti, potrebbero essere finiti.
Non sono solo i piccoli risparmiatori ad essere stati traditi dai titoli tecnologici. La principale vittima tra i grandi investitori è stato il fondo Ark Innovation di Cathie Wood, fondo che punta su nomi ad alto potenziale come Coinbase, Block e Spotify, che al 28 aprile era in calo del 48% da inizio anno. Segue lo Scottish Mortgage Trust, anch’esso noto per le sue scommesse audaci sui gruppi tecnologici, in calo del 34%. Anche i fondi speculativi sono rimasti scottati dal cambio di rotta dei titoli growth, con “Tiger Cub”, hedge fund nati dal Tiger Management di Julian Robertson, che sono stati colpiti duramente.