Un contesto di mercato favorevole e il rafforzarsi dei megatrend legati alla transizione energetica e alla decarbonizzazione hanno aumentato l’attrattività degli investimenti in infrastrutture: il segmento, che su entrambe le sponde dell’Atlantico si candida ad essere uno dei più importanti pilastri della ripresa post-pandemica, offre inoltre interessanti opportunità anche per gli investitori.
“Proprio per intercettare e partecipare attivamente a questa importante tendenza – spiega Alessio Guerriero, responsabile Wealth Management di BCC Banca Iccrea, – il Gruppo Bcc Iccrea ha lanciato il nuovo fondo multi asset Franklin Templeton Dynamic Opportunity, in esclusiva per la piattaforma di investimento di Bcc Risparmio&Previdenza, Bcc Investment Partners. L’obiettivo è quello di accompagnare la clientela delle nostre Bcc nell’investimento in quello che si prefigura essere uno dei più importanti macrotrend del decennio, capace di offrire opportunità sia sui mercati azionari che obbligazionari“.
Per analizzare le dinamiche del comparto degli investimenti infrastrutturali e le caratteristiche del nuovo fondo abbiamo parlato con David Karni e Alberto Melzi, rispettivamente Responsabile Portafogli di investimento e Responsabile Commerciale e Marketing di Bcc Risparmio&Previdenza.
Dopo un primo semestre ancora caratterizzato da turbolenze sui mercati finanziari, gli investitori affrontano la seconda metà cercando di individuare i giusti segnali per correggere le proprie strategie. Quale è la view di Bcc Risparmio&Previdenza?
David Karni: “Sebbene i primi mesi del 2023 abbiano sorriso agli investitori azionari, riteniamo che nella seconda parte dell’anno le principali incertezze macroeconomiche non andranno a dissiparsi. Riteniamo che ciò sia dovuto alla sempre più chiara contrapposizione tra i principali indicatori macro – che sembrano anticipare una fase di contrazione – e le previsioni al rialzo sulla crescita, cui si affianca un mercato del lavoro resiliente. Dinnanzi a questi dati contrastanti, la Federal Reserve ha messo in atto il ciclo di rialzi più intenso della sua storia e prima di impostare le sue prossime mosse intende valutare l’evolversi delle aspettative di discesa dell’inflazione.
Al di qua dell’Atlantico, la Banca Centrale Europea nelle ultime settimane ha mostrato i muscoli, ma dovrà fare i conti con la recessione tedesca, cui si affiancano una carenza di liquidità nelle casse delle banche e un inasprimento delle condizioni di accesso al credito. Alla luce di ciò siamo convinti che il mercato sia troppo ottimista e che non sia ancora giunto il momento di esporsi su posizioni di rischio, e questo per due importanti motivi. In primis, le valutazioni dei risky asset non risultano particolarmente attrattive; in secondo luogo gli attuali rendimenti della componente obbligazionaria possono colmare il vuoto che le mancate performance hanno comportato negli ultimi 10 anni”.
In virtù di quanto descritto, a quali aspetti dovrebbero prestare attenzione gli investitori nella costruzione dei propri portafogli?
D.K.: “In questo momento vi sono tre leve che meritano primaria attenzione: l’accumulo graduale di rischio, la diversificazione e la gestione flessibile della componente obbligazionaria.
Per quanto concerne la prima leva, la progressiva esposizione è giustificata dalla previsione che tra il 2023 e il 2024 potrebbe manifestarsi la parte più marcata del rallentamento. Come sempre accade, a tale fase seguirà l’inizio di un nuovo ciclo e se non si è già parzialmente investiti sarà difficile cogliere il timing esatto.
Per quanto riguarda la diversificazione, questa non può mai mancare in una strategia che mira alla generazione di performance di lungo periodo. Assente durante il 2022, essa è ora tornata protagonista con l’avvicinarsi della fine del ciclo di rialzi.
L’ultima leva è quella delle flessibilità nella gestione dell’allocazione obbligazionaria, per la quale si dovrà bilanciare attacco e difesa. In questa fase sarà infatti essenziale ricorrere a un approccio dinamico che contempli sia componenti rischiose che prudenti, trasformando le difficoltà che il 2022 ha portato con sé in opportunità”.
Il Gruppo Bcc Iccrea ha lanciato il collocamento del nuovo fondo Franklin Templeton Dynamic Opportunity, creato in esclusiva per Bcc Investment Partners. Come si inserisce questo nuovo strumento nella strategia del Gruppo?
Alessio Guerriero: “Le tre leve descritte da David, unite ad un tema di sicuro rilievo come quello delle infrastrutture, sono tutte presenti e formano l’ossatura del fondo Franklin Templeton Dynamic Opportunity, la nuova proposta di Bcc Investment Partners, che attua una strategia d’investimento dinamica e flessibile in grado di adattarsi alle condizioni di mercato in continua evoluzione, individuandone il potenziale valore, con un focus sulla stabilità. Il fondo va ad arricchire l’offerta di strumenti che il Gruppo Bcc Iccrea, grazie alla sinergia tra la struttura di Wealth Management e la Sgr di Gruppo Bcc Risparmio&Previdenza, mette a disposizione dei Gestori delle Bcc per venire incontro alle differenti esigenze di investimento della clientela, la quale può inoltre costantemente contare su un servizio di consulenza altamente qualitativo. Ma non è tutto.
Al fine di dare ampia diffusione alla nuova soluzione abbiamo avviato, in collaborazione con la struttura Marketing di Capogruppo, diverse iniziative commerciali ed info-formative sia per supportare l’attività dei Gestori delle Bcc che per facilitare la comprensione del nuovo prodotto alla loro clientela. Infine, il fondo verrà pubblicizzato con un articolo dedicato sulle prossime edizioni della rivista Credito Cooperativo“.
Entrando nello specifico, quali sono le principali caratteristiche del fondo Franklin Templeton Dynamic Opportunity e quali sono i suoi obiettivi di investimento?
Alberto Melzi: “Si tratta di una strategia multi asset prevalentemente obbligazionaria che prevede uno shift graduale verso la componente azionaria. Partendo da un iniziale ripartizione 10% equity e 90% fixed income, l’investimento mira ad aumentare gradualmente l’esposizione azionaria nel tempo sino a raggiungere una ripartizione 35%- 65% dopo 3 anni. La selezione dei titoli si è concentrata sul segmento delle infrastrutture, che si è dimostrato capace di generare rendimenti positivi nei momenti più volatili del 2022 e che si posiziona correttamente per intercettare i piani di ricostruzione e riconversione che USA ed Europa sono chiamate ad intraprendere”. Infine, per quanto concerne la componente equity, il gestore potrà discrezionalmente decidere timing e importo dell’investimento. Quanto agli obiettivi di investimento, il fondo mira a massimizzare il rendimento totale dell’investimento ricorrendo alla combinazione dinamica di apprezzamento del capitale, reddito da interessi, dividendi azionari e apprezzamento della valuta, allo scopo di cogliere le opportunità offerte dalle diverse classi di attività in cui il Comparto può investire. Più nello specifico, quando investe in titoli azionari e titoli correlati ad azioni (come, ad esempio, certificati di deposito, warrant, titoli etc.) il fondo intende cogliere le opportunità presenti nei settori correlati agli investimenti infrastrutturali e nei mercati globali.