La scorsa estate, Indosuez WM ha rinnovato il team italiano sotto la guida del dg Bonaventura Canino, che abbiamo raggiunto per parlare di piani e progetti pensati per servire una clientela Uhnw dai bisogni sempre più variegati.
Alcuni mesi fa Indosuez Wealth Management ha deciso di rinnovare il suo management in Italia, quali sono state finora le priorità sulle quali ci si è concentrati finora?
La nostra ambizione è quella di affermarci quale polo di attrazione per tutti coloro in cerca di soluzioni di investimento personalizzate. La squadra che mi affianca, annunciata lo scorso settembre, è e sarà preziosa per il raggiungimento di questo obiettivo. La nostra missione è assicurare alle famiglie e agli imprenditori clienti un’offerta su misura, innovativa e di respiro internazionale grazie all’accesso privilegiato, tramite il network internazionale di Indosuez, alle principali piazze finanziarie di tutto il mondo (Europa, Asia-Pacifico e Medio Oriente) e ad un’efficace collaborazione con le altre entità del gruppo Crédit Agricole. Miriamo a coniugare la specializzazione tipica di Indosuez con la solidità di un Gruppo internazionale come Crédit Agricole. In coerenza con quanto previsto dal gruppo Crédit Agricole, Indosuez aspira inoltre a lavorare ogni giorno nell’interesse dei clienti e della società contribuendo, attraverso le sue soluzioni d’investimento, alla transizione verso un’economia più sostenibile e resiliente assistendo i clienti nelle loro scelte di gestione del patrimonio e/o nelle loro preferenze di investimento sostenibile.
Dopo un 2022 difficile per i mercati vedete un nuovo aumento nell’appetito per il rischio da parte della vostra clientela?
Nonostante le valutazioni di mercato siano alquanto rientrate dopo le correzioni dello scorso anno, non abbiamo al momento riscontrato significativi aumenti della propensione al rischio da parte dei nostri clienti. Anche perché la caratteristica più importante dei mercati dello scorso anno è stata la performance negativa del comparto obbligazionario che, per entità, non trova precedenti negli ultimi decenni. La conseguenza più importante di tale dinamica è che l’investimento obbligazionario non ha funzionato come “hedge” nei confronti delle perdite registrate dai mercati azionari e, di conseguenza, anche i portafogli bilanciati hanno registrato perdite. Noi tendiamo a ritenere più probabile uno scenario di rallentamento economico, con le banche centrali che aumenteranno i tassi meno di quanto il mercato prevede al momento anche perché, nel frattempo, l’inflazione – almeno negli Stati Uniti – ha dato qualche timido segnale di discesa. Se questo scenario venisse confermato potremmo assistere ad un ulteriore consolidamento del mercato obbligazionario e – a patto che il rallentamento economico non si trasformi in una vera e propria recessione – anche ad una stabilizzazione e, possibilmente, anche ad un miglioramento dei mercati azionari. In generale ci saranno sempre clienti più avversi al rischio e altri meno. Noi adattiamo il nostro approccio a ciascun cliente in base al suo profilo ed alle sue esigenze di investimento. In un contesto di inflazione resistente perseguiamo l’obiettivo di un rendimento costante. La diversificazione è fondamentale e molti dei nostri clienti ne sono alla ricerca.
Private market, quale ruolo per il portafoglio degli Uhnwi
I mercati privati rientrano fra le tematiche più importanti per i portafogli degli Uhnwi, è così anche per Indosuez? E con quali preferenze in termini di approccio?
Assolutamente sì. Dal 2001, grazie alla nostra piattaforma di Private Equity dedicata, abbiamo supportato i nostri clienti Uhnwi nello sviluppo di portafogli d’investimento. Con oltre 6,9 miliardi di dollari di investimenti, disponiamo di una delle piattaforme più complete e competitive dedicate al mercato degli strumenti non quotati. Gli investimenti effettuati attraverso la piattaforma hanno generato un tasso di rendimento annualizzato medio superiore al +13% dal 2001. Dal 2020, siamo uno dei primi 100 investitori di private equity al mondo secondo la classifica annuale della rivista Private Equity International e l’obiettivo è quello di far leva su questo slancio raddoppiando le dimensioni della piattaforma nei prossimi quattro anni, accelerando la sua digitalizzazione e lo sviluppo di soluzioni di investimento focalizzate ad affrontare le sfide dell’efficienza energetica e dell’inclusione. A tal scopo, la politica d’investimento incorpora criteri ambientali, sociali e di governance. In generale, il nostro approccio con i clienti è quello di offrire la massima flessibilità nella costruzione di portafogli d’investimento in mercati privati attraverso una piattaforma di fondi interni di private markets che permette di costruire strategie ad-hoc focalizzate su private equity, private debt, private infrastructure, private equity real estate in diverse aree geografiche (Europa, Nord America, Asia) e mercati (primario, secondario, Co-Investimenti). L’offerta di soluzioni di investimento in mercati privati è, infine, arricchita da accordi di distribuzione di fondi di terzi.
La gestione specializzata per i grandi patrimoni di solito vede nella personalizzazione del servizio uno dei suoi aspetti peculiari: in questo caso quali sono le preferenze che avete riscontrato da parte dei clienti italiani, e cosa distingue gli orientamenti degli Uhnwi del nostro Paese?
Nell’ambito dell’evoluzione del mercato, i clienti si mostrano sempre più interessati ad una serie di servizi aggiuntivi: assistenza fiscale, prodotti assicurativi, investimenti alternativi, investimenti immobiliari. Come conseguenza della pandemia, molti clienti hanno sottoscritto polizze sanitarie e, in generale, hanno aumentato la propria propensione ad investire in forme di assistenza privata. La ricerca di migliori rendimenti potenziali nel lungo periodo, la maggior stabilità di portafoglio e la decorrelazione con i rendimenti di altra asset class ha invece spinto altri a considerare i private markets. Sempre più centrale, quindi, è il ruolo di una consulenza qualificata. Rispetto al passato il consulente finanziario non può più occuparsi della sola gestione del patrimonio finanziario del cliente, ma è chiamato a rispondere sempre di più anche alle esigenze extra-finanziarie di quest’ultimo. Da un lato cresce la “complessità” del mercato, attraversato da nuovi fenomeni quali la digitalizzazione, la sostenibilità ambientale, la transizione energetica e così via e, dall’altro, il cliente si aspetta soluzioni sempre più “semplici e su misura” per la gestione del proprio patrimonio “a tutto tondo”, non solo di quello finanziario. In linea con questo obiettivi, Indosuez fa leva su soluzioni personalizzate e di ampio spettro, anche grazie all’’accesso privilegiato alle competenze del gruppo Crédit Agricole.
In che modo stanno cambiando le esigenze tecnologiche della vostra clientela di riferimento? E’ questo un aspetto importante anche in un rapporto di solito più personale con il consulente specializzato?
La pandemia e la conseguente necessità di effettuare incontri in remoto col proprio cliente hanno cambiato notevolmente il paradigma dell’incontro “di persona” col consulente finanziario ed hanno fatto ormai diventare di routine gli incontri “digitali”. Un altro fenomeno importante, che dispiegherà i suoi effetti nei prossimi anni, sarà quello del trasferimento della ricchezza alla generazione dei millenial. Innanzitutto, aumenterà molto l’utilizzo della tecnologia, che i giovani usano in ogni campo, non solo quello degli investimenti. Inoltre, le nuove generazioni dimostrano di apprezzare non solo il contatto col proprio consulente, ma anche con le più ampie community di coetanei. I player dell’industria dovrebbero favorire queste preferenze, tendendo a fornire informazioni anche nei contesti nei quali si muovono i propri clienti, inclusi i social. Indosuez ha recentemente lanciato un nuovo servizio digitale per i clienti con cui ha stipulato un accordo di consulenza. I clienti hanno ora accesso, tramite il loro e-banking, a una piattaforma che presenta un’ampia gamma di strumenti finanziari, oltre a raccomandazioni e convinzioni degli esperti di Indosuez.