Il D.Lgs. 139/2024 segna un momento di svolta per l’imposta di successione e donazione, introducendo novità rilevanti soprattutto per le società semplici e i meccanismi di gestione patrimoniale.
L’obiettivo della riforma fiscale è duplice: da un lato, semplificare i passaggi generazionali in ambiti complessi, dall’altro, aumentare la trasparenza fiscale per contrastare pratiche elusive.
Le nuove esenzioni fiscali per successioni e donazioni
Tra le modifiche più significative, si evidenzia l’ampliamento delle esenzioni fiscali per i trasferimenti a coniuge o discendenti diretti, includendo:
a) Partecipazioni che rafforzano un controllo già esistente in società.
b) Società holding, anche non operative.
c) Società immobiliari o società semplici con scopi gestionali o patrimoniali.
Questa estensione riconosce l’importanza di strumenti utilizzati per preservare e organizzare il patrimonio familiare, anche quando non sono direttamente coinvolti in attività economiche operative.
Accanto alle esenzioni, il decreto conferma un approccio più rigoroso per evitare abusi: il valore patrimoniale delle quote societarie viene calcolato in modo trasparente, attribuendolo ai soci per determinare l’imposta.
Fiscalità e trasparenza: i punti chiave della riforma
Una nuova fiscalità più equilibrata? Pur aumentando le possibilità di pianificazione patrimoniale, la riforma introduce misure più stringenti:
- Valutazione patrimoniale trasparente: Il patrimonio delle società semplici – immobili, partecipazioni e altri asset – sarà sottoposto a un esame dettagliato per la base imponibile.
- Controlli anti-elusione: Maggiore attenzione sarà rivolta a trasformazioni societarie o donazioni con intenti puramente fiscali.
Al momento le aliquote e le franchigie non sono state modificate, ma è importante considerare che eventuali cambiamenti futuri potrebbero incidere su patrimoni di alto valore.
Il ruolo strategico delle società semplici: un’opportunità per il passaggio generazionale
Nonostante i controlli rafforzati, le società semplici rimangono strumenti centrali per la gestione del passaggio generazionale. La loro versatilità e la conferma delle esenzioni rappresentano un’opportunità per le famiglie che desiderano strutturare un trasferimento patrimoniale efficiente.
Chi gestisce patrimoni significativi dovrà però affrontare una pianificazione più rigorosa, includendo analisi approfondite della struttura societaria e del valore degli asset.
Pianificazione patrimoniale: come massimizzare i vantaggi
Per sfruttare al massimo le novità normative, è fondamentale rivedere le strutture patrimoniali esistenti, valutando l’eventuale creazione o utilizzo di società semplici o holding e soprattutto pianificare i trasferimenti in anticipo, soprattutto per beneficiare delle esenzioni previste dalla riforma.
Nell’ambito della riorganizzazione dei patrimoni familiari è fondamentale collaborare con consulenti esperti, capaci di garantire il rispetto delle nuove regole e di massimizzare i vantaggi offerti.
La riforma fiscale del 2024 segna dunque un passo avanti verso un sistema più trasparente, ma impone una maggiore attenzione da parte di famiglie e professionisti. Le opportunità offerte dalle società semplici sono significative, ma richiedono una pianificazione attenta e personalizzata per affrontare le sfide di un sistema normativo in evoluzione.