L’ottobre nero delle borse internazionali non ha risparmiato nemmeno le Faanmg. La recente correzione del mercato infatti ha colpito con una certa forza anche titoli dai fondamentali solidi e di grande valore intrinseco come Facebook, Amazon, Apple, Netflix, Microsoft e Google. La tempesta autunnale dei listini dunque non ha risparmiato Wall Street, che ha chiuso il mese con una performance del -8%. Si tratta del peggior dato dal 2011: ha azzerato i guadagni dell’intero 2018.
È questo il cuore della riflessione di Notz Sucki, da poco sbarcato in Italia. Il gestore rileva che:
• I risultati delle società americane sono saliti in media del 20%. Tuttavia, alcune hanno riportato dati giudicati ambigui dai mercati. Questo ha creato incertezza sulla possibilità che le aziende riescano ancora a far crescere i propri profitti.
• La stretta monetaria della Fed per cercare di tenere a bada l’inflazione nell’attuale contesto di crescita comincia a stare già “stretta”.
• Il terzo trimestre ha riportato un tasso di crescita del prodotto interno lordo americano del 3.5%. Gli analisti ora si aspettano un quarto trimestre conseguentemente buono.
• L’accordo tra gli Usa, il Canada ed il Messico è messo nell’ombra dai rischi crescenti derivanti dalla guerra tariffaria in atto fra Aquila e Dragone. Diverse aziende americane infatti hanno puntato il dito contro I dazi applicati da Trump, anche per giustificare i risultati inferiori alle attese.
La “colpa” dei Faanmg
Molti osservatori hanno sottolineato che erano questi titoli la principale forza trainante della buona performance dei mercati azionari statunitensi fino a poche settimane fa. E se questo è vero, anche i Faanmg hanno la loro parte di responsabilità per la debolezza di ottobre.
Eps, con e senza Amazon e Netflix
Secondo Notz Sucki, dopo la recente caduta dei prezzi vale la pena guardare le cifre di queste società. Solo i numeri infatti permetteranno di capire meglio come muoversi. La crescita stimata degli Eps (earnings per share, cioè utili per azione) per il 2019 e il 2020 per ciascuna delle Faanmg è sorprendente. I numeri, in media, appaiono decisamente appetibili: crescita del 26% e del 27% per il 2019 e 2020 rispettivamente. In particolare però ci sono due aziende in rapida crescita nel gruppo: si tratta di Amazon e Netflix. I loro numeri sono pertanto distorsivi delle performance delle altre società.
Per rendere più interessante l’analisi, bisogna guardare all’insieme delle società escludendo questi due titoli. Anche così, i numeri sono squillanti: si prevede il 30% di crescita degli utili totali per i prossimi due anni. Inoltre, se si aggregano alcuni dati di bilancio per Facebook, Apple, Microsoft e Google, ci si trova di fronte a numeri che allietano: la liquidità totale per il 2017 è di 548 miliardi di dollari, mentre il debito totale per lo stesso anno è di 204 miliardi di dollari. Per il 2018 ci si attende un free cash flow totale di 174 miliardi.
Fase di secca, è il momento di guadare
Dopo il crollo di ottobre, quello attuale potrebbe essere dunque un punto di ingresso attraente, soprattutto perché queste società detengono una quota di mercato dominante e hanno ancora numerosi motori di crescita. La maggiore regolamentazione e controllo non sarà una remora alla crescita.
Per chi ha già in portafoglio queste azioni
Le correzioni di mercato fanno parte del ciclo di investimento e sono a volte buone opportunità per incrementare le posizioni in essere.
Le notizie che si susseguono in queste settimane influiscono in realtà più sulla sfera psicologica: non è certo un mistero che la brusca discesa di ottobre ha spinto alcuni investitori ad uscire dal mercato.
Buone occasioni di posizionamento e riposizionamento
Ma secondo il gestore è proprio nei momenti più difficili, come quello attuale, che si creano delle opportunità d’investimento. Grazie a valutazioni più appetibili e alle prospettive di crescita degli utili aziendali ancora buone per alcune selezionate aziende.