Warren Buffet, Jim Simons, Ray Dalio – solo per citarne alcuni -. Anche la finanza ha le sue celebrità. Dove stanno disinvestendo i re della finanza?
Kiplinger ha analizzato 25 titoli diversi accumunati dal fatto di essere stati venduti nel primo trimestre da grandi fondi di investimento
I titoli venduti dai re della finanza nel primo trimestre sono stati sia growth che value, sia mega cap che società a minor capitalizzazione
Le scommesse non si fanno solo al rialzo. E i grandi della finanza lo sanno bene. Prendere esempio dalle mosse dei fondi di investimento può essere una buona strategia. Anche quando questo vuol dire vendere (o stare alla larga da certi titoli) invece che
acquistare. Kiplinger, sito di informazione economica e finanziaria, dopo aver analizzato i titoli che stanno riempiendo i forzieri dei miliardari, ha anche analizzato quelli che invece non sono nelle grazie dei re. Ecco quelli che nel primo trimestre sono stati cacciati da corte.
A guardare bene i titoli in questione, si direbbe che la punizione regale sia indiscriminata. Tra i 25 titoli elencati da Kiplinger, infatti compaiono mega-cap, mid-cap, titoli growth e titoli value. A sorprendere sono forse quest’ultimi, dato che sulla carta sono i più favoriti a rendere bene sulla scia della ripresa economica. E dell’aumento dei tassi. Eppure molti grandi gestori stanno fuggendo dai grandi titoli bancari. Warren Buffet ha praticamente ridotto all’osso la sua partecipazione in Wells Fargo. Così come Steadfast Capital Management ha venduto tutte le azioni di Bank of America in suo possesso. Sotto il fuoco nemico anche i servizi finanziari. Ruane Cuniff & Goldfarb si è liberata di metà delle sue azioni di Mastercard, David Tepper ha ordinato invece lo smobilizzo di due terzi delle azioni presenti nel portafoglio del suo Appaloosa Management.
Al novero dei titoli a trazione value fuoriusciti dalle tasche dei grandi hedge fund compaiono anche nomi non legati alla finanza. Philippe Laffont di Coatue Management ha venduto 4,974,143 azioni di Walt Disney, una riduzione del 44% dell’esposizione al leader dell’animazione. General Elettrics invece è scomparsa portafoglio di Theleme Partners. Sorte quasi simile per titoli Philipp Morris detenuti da Veritas Asset Management: l’esposizione del fondo con sede a Londra al gigante del tabacco si è ridotta del 91% nel primo trimestre. Infine Carnival, gruppo crocieristico i cui ricavi sono destinati a riprendersi con il rientro dell’emergenza covid, è stata scaricata per il 76% da Marshall Wallace LLP. Che tutti questi titoli abbiano già dato quello che potevano dare?
Non mancano all’elenco anche titoli convintamente growth. Tesla su tutti. Il 44% delle azioni del produttore di veicoli elettrici in pancia a Baillie Gifford è stato venduto nei primi tre mesi dell’anno. Jim Simons di Renaissance Technologies invece non ha rinnovato la sua fiducia nei confronti di Baidu, il principale motore di ricerca in lingua cinese, scaricando il 62% delle azioni in suo possesso. Infine Chase Coleman III ha deciso che all’interno di Tiger Global Management non c’era più spazio per il 24% delle azioni di Uber Technologies.
Kiplinger ha analizzato 25 titoli diversi accumunati dal fatto di essere stati venduti nel primo trimestre da grandi fondi di investimentoI titoli venduti dai re della finanza nel primo trimestre sono stati sia growth che value, sia mega cap che società a minor capitalizzazione
Le scommesse non s…
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