La grande tendenza che ha guidato il 2024? Il continuo dominio del mercato azionario statunitense. Dall’inizio dell’anno, la forte crescita dei titoli mega cap tecnologici “Magnifici 7” ha trascinato Wall Street e, più di recente, anche grandi nomi del settore sanitario e delle infrastrutture hanno lasciato il segno.
Così, giorno dopo giorno, i principali indici statunitensi, come l’S&P 500 e il Dow Jones, continuano a raggiungere picchi sempre più alti, sostenuti da settori come le utility e i beni di consumo. Secondo i dati elaborati da Bloomberg, l’S&P 500 sta sovraperformando l’indice azionario europeo Stoxx 600 di oltre 18 punti percentuali.
Non si tratta di una novità, sono ormai dieci anni che il mercato statunitense sta registrando un enorme successo e il settore tecnologico ha chiaramente fatto da apri-fila, posizionandosi al centro dell’innovazione globale. Ma gli Stati Uniti hanno davvero il monopolio di questo settore? Assolutamente no. Gli investitori più attenti e curiosi possono trovare opportunità interessanti a tutti e quattro i lati del mondo: dalle innovative fabbriche di semiconduttori a Taiwan, alle cliniche con trattamenti avanzati per l’obesità in Danimarca, passando anche per le economie emergenti in rapida crescita in Asia e Sud America.
Concentrare l’intero portafoglio su un solo mercato, per quanto dominante, può essere rischioso e far perdere all’investitore una più ampia gamma di opportunità.
Parola chiave: diversificazione
Un aspetto rilevante del mercato azionario statunitense è la sua concentrazione settoriale. Ad esempio, l’indice MSCI USA è fortemente ponderato sul settore dell’information technology. Senza considerare che anche altre aziende che fanno parte dell’indice, come Amazon e Tesla, pur essendo considerate parte del settore dei beni di consumo, sono anch’esse fortemente legate al ciclo tecnologico, incrementando ulteriormente questa esposizione.
Non ci sono dubbi sul fatto che la tecnologia è – e rimarrà – un tema centrale nel mercato per i prossimi anni, ma un’esposizione elevata a un singolo settore comporta dei rischi. Guardare oltre ai confini statunitensi e, soprattutto, oltre il solo settore tech, potrebbe invece essere una scelta più oculata. L’indice MSCI World ex-USA, ad esempio, può svolgere un ruolo di diversificazione, avendo come core il settore finanziario e quello industriale, e con l’information technology che occupa ‘solo’ circa il 9% di questo indice.
Costruire un portafoglio equilibrato
Guardando ai dati degli ultimi anni, l’indice MSCI USA ha ampiamente sovraperformato l’indice MSCI World ex-USA. Ciò riflette il predominio del mercato azionario americano, che dipende soprattutto, dalla performance delle società tecnologiche.
Tuttavia, questa sovraperformance è accompagnata da un maggiore rischio di concentrazione. L’indice MSCI World ex-USA invece è più diversificato, con il contributo significativo da parte di settori come quello sanitario e finanziario.
Confrontando i due indici, Bloomberg ha osservato che l’MSCI World ex-USA presenta valutazioni aggregate più basse e dividend yield più elevati rispetto all’indice MSCI USA. Ciò lo rende interessante per gli investitori che desiderano diversificare le proprie fonti di rendimento al di là del mercato statunitense, che è orientato alla crescita. Integrare l’indice MSCI World ex-USA in un portafoglio può consentire di ottenere un miglior equilibrio tra rivalutazione del capitale e generazione di reddito.
Detto questo, gli investitori non possono ignorare la notevole forza economica e l’enorme capitalizzazione del mercato statunitense. Ad oggi, le valutazioni di questo mercato appaiano elevate rispetto ai valori storici, ma le opportunità legate alle mega cap del settore tecnologico sono ancora potenzialmente vaste. Anche perché il trend dell’intelligenza artificiale molto probabilmente non è destinato a scomparire, ma anzi espandersi sempre di più, con un impatto potenzialmente maggiore di quello dell’arrivo di internet.
Separare l’esposizione agli USA da quella non-USA può consentire agli investitori di avere maggiore flessibilità nell’adattarsi a condizioni di mercato mutevoli. Un’ampia esposizione agli Stati Uniti, a forte crescita, può essere adatta a molti investitori, ma altri possono avere bisogno di bilanciare questa esposizione con un approccio a minore volatilità o a reddito più elevato.
Nel complesso, gli indici MSCI USA e MSCI World ex-USA forniscono agli investitori strumenti utili per costruire e gestire con precisione il portafoglio. Offrono un grado elevato di granularità e permettono agli investitori di affinare l’esposizione in base alle proprie previsioni e considerazioni.
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