Il 2022 è stato un anno difficile per le azioni dei mercati emergenti (EM). E la volatilità non è stata da meno anche all’inizio del 2023 sotto il peso di inflazione, domanda debole, tassi d’interesse in crescita, rischi geopolitici (non solo l’Ucraina, ma anche le tensioni tra Stati Uniti e Cina). Sei esposto o lo sei stato a questi mercati che notoriamente stanno a indicare economie in via di sviluppo che offrono opportunità agli investitori? Anche per te il rafforzamento del dollaro statunitense ha impattato sulle valutazioni di questa asset class? Molto dipenderà dalle scelte di portafoglio visto che tra gli emergenti ci sono state delle eccezioni, casi a cui possiamo guardare oggi in ottica di investimento.
Le stelle emergenti
Tra gli analisti si citano in particolare Messico e India come due realtà difensive e orientate alla domanda interna, che di recente hanno beneficiato anche degli sforzi di diversificazione delle supply chain. Altre economie più resilienti sono state favorite dall’aumento dei prezzi delle materie prime, come l’Indonesia, il Brasile e il Sudafrica.
Le ragioni per scommettere
Le buone notizie macro-economiche provenienti dalla Cina e dall’India potrebbero ampliare significativamente il differenziale di crescita dei mercati emergenti rispetto ai mercati sviluppati nel 2023. Ma non solo. Tra i potenziali fattori “a favore” ci sono tre aspetti:
– Un dollaro più debole
– La minore pressione inflazionistica
– la diversificazione delle supply chain, che potrebbero avvantaggiare ad esempio India e Messico, mentre la Thailandia potrebbe essere la principale beneficiaria di un afflusso di turisti post Covid.
I fattori da tenere d’occhio
Se vuoi investire nei mercati emergenti ci son alcuni fattori da tenere d’occhio. Secondo Tcw gli elementi determinanti sono due:
– L’inflazione statunitense e la politica della Fed
– La crescita della Cina nel 2023
Come scommettere sui mercati emergenti
Supponendo la stabilità dei tassi statunitensi, un aumento del differenziale di crescita tra mercati emergenti e mercati sviluppati potrebbe determinare una sovraperformance delle valute dei mercati emergenti rispetto al dollaro, creando opportunità nel debito in valuta locale.
Ma non solo. La differenziazione all’interno dell’asset class rimane fondamentale alla luce delle variazioni di una serie di fattori, tra cui il contesto politico, la qualità del credito e la duration.
Tcw prevede una dispersione dei rendimenti all’interno dell’asset class, data la variabilità della qualità del credito, del contesto politico e di altri fattori. Vediamo poco valore negli spread dei mercati emergenti investment grade (EM IG), con i titoli sovrani e societari EM IG che scambiano entrambi vicino ai livelli post-crisi finanziaria globale rispetto ai titoli investment grade statunitensi. Vediamo tuttavia un valore nella duration dei titoli investment grade a lungo termine, dato il rafforzamento dei tassi. Vediamo più valore nei mercati emergenti high yield: attualmente ci concentriamo sul segmento BB del mercato, che è sensibile al miglioramento delle dinamiche di crescita dei mercati emergenti e non è altrettanto soggetto a condizioni finanziarie più rigide.
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