Parlando con gli investitori, è chiaro che l’obiettivo principale è quello di poter investire oggi nelle tendenze che definiranno il futuro. E chi può comprendere meglio il futuro se non le startup? Le startup e i loro finanziatori sono attivamente alla ricerca di una soluzione a problemi che la maggior parte delle persone ha difficoltà persino a riconoscere. Per questo, è facile comprendere perché il mondo del venture capital sembri così interessante, in continua evoluzione e mai bloccato nel presente. Tuttavia, approcciarsi per la prima volta a questo settore, data la profonda diversità tra le varie aziende, può sembrare spaventoso e motivo di scoraggiamento per molti investitori.
Selezionare la “migliore” startup autonomamente può essere molto difficile, se non addirittura impossibile. Ma questo non dovrebbe rappresentare una grande preoccupazione, gli investitori possono esporsi alle startup più interessanti anche indirettamente, investendo nei migliori fondi di venture capital.
Ne abbiamo parlato con Matt Russell, Investment Director presso VenCap International, discutendo di tutte le possibilità legate al mondo del capitale di rischio, evidenziando le opportunità, ma anche i rischi.
Prima di parlare di startup e di come decidere quali possono offrire più possibilità agli investitori, è interessante evidenziare la differenza tra il venture capital e le altre asset classes. Infatti, quando si leggono analisi sul mercato del venture capital, si trovano molto spesso anche approfondimenti riguardanti il mondo del private equity che, a mio parere, possono indurre gli investitori a considerarle come un unico settore. Pensi che le due asset classe possano essere analizzate allo stesso modo? E quale asset class offre una possibilità più interessanti quando si parla di rendimenti?
“Il venture capital può fornire rendimenti eccezionali per gli investitori ed essere altamente accrescitivo per il portafoglio, ma la distribuzione dei rendimenti è molto diversa da altre asset classes. Nel private equity, ad esempio, i rendimenti seguono in genere una distribuzione normale e quindi gli investitori tendono a concentrarsi sul prezzo della transazione e sul minimizzare le probabilità di perdita dell’investimento.
Ma, se da un lato è possibile investire in un fondo PE mediano e ottenere un rendimento medio del settore, questo non è affatto il caso quando si investe in venture capital. Il VC è una asset class dominata dalla power law, dove il top 1% delle aziende (con circa 30 exit ogni anno) guida la maggior parte del rendimento complessivo del settore.
Dunque, non riuscire ad accedere alle aziende migliori, porta ad un risultato mediocre. Investire con successo in fondi VC significa avere visibilità sui gestori che garantiscono accesso a queste aziende nel top 1% e di riuscire ad averlo con quote di investimento significative.
Se un investitore non riesce a ottenere questa visibilità e accedere ai migliori gestori di VC a livello internazionale, allora, secondo noi, è meglio attenersi agli investimenti in private equity“.
Riconoscere e investire nell’1% delle aziende attive nel settore del venture capital sembra molto difficile. Come può un singolo investitore avvicinarle? Ci sono alcuni modi per semplificare il processo?
“Ci sono molte persone e investitori intelligenti nel mercato che hanno storie di successo, ma accedere a queste aziende è in genere estremamente difficile. Per contestualizzare, abbiamo esaminato circa 1.200 fondi di venture capital tra il 2000 e il 2015 e abbiamo scoperto che solo meno della metà ha restituito agli investitori 1.0x DPI e meno dell’8% ha restituito >3,0x DPI.
Dai nostri dati abbiamo scoperto che il tema comune tra i fondi di VC che hanno generato rendimenti >3,0x è la presenza di una o più aziende che ha restituito l’intero capitale del fondo, un cosiddetto “fund returner”. Tutto ciò si ricollega alla natura della power law dei rendimenti del venture capital.
È in situazioni simili che aziende come VenCap possono fare la differenza. VenCap è stata fondata nel 1987 e abbiamo investito circa 3miliardi di dollari in oltre 450 fondi di venture capital e questo ci ha dato un’idea chiara di cosa funziona o no in questo settore.
Offriamo ai nostri investitori un’esposizione non diluita ad alcuni dei migliori fondi VC a livello mondiale. Ciò ha portato a un accesso in fase iniziale a società come Google, Facebook, Stripe e Databricks. Se si considerano le venti maggiori exits sostenute in VC dal 2018 ad oggi, l’85% di esse sono società del portafoglio di VenCap.
È importante notare che ciò si traduce in rendimenti netti interessanti per i nostri investitori. Infatti, VenCap è costantemente tra i fondi di fondi VC più performanti a livello mondiale”.
Oltre a quasi quarant’anni di esperienza nel settore, come fa VenCap a selezionare i migliori fondi e ad accedere indirettamente alle startup più promettenti?
“Per noi questo vuol dire ottimizzare per i fund-returners. Il top 1% delle aziende è fondato dai migliori imprenditori al mondo che sono interessati a lavorare con i principali fondi VC. A loro volta, i VC migliori, che comprendono la power law, riescono ad accedere alle migliori aziende e a ottenere una quota di proprietà significativa in quelle vincenti. Le quote principali che investiamo in fondi VC, sono associate alla convinzione nella loro capacità di generare fund-returners, basate anche sulle loro performance precedenti.
Inoltre, accediamo a queste top 1% di aziende anche tramite transazioni secondarie, in cui stiamo attualmente assistendo a un flusso di affari altamente interessante.
Il problema per i nuovi investitori è che molti dei migliori gestori VC non aumentano le dimensioni dei loro fondi, quindi è impossibile per i nuovi investitori assicurarvisi delle allocazioni. Ecco perché molti scelgono di lavorare con un fondo di fondi”.
Per concludere, abbiamo visto che il mondo del venture capital è molto vasto e anche di difficile accesso per i nuovi investitori. Se siete curiosi di sapere di più su questo settore, Milano ospiterà la “0100 Conference Mediterranean 2024“, una conferenza internazionale di private equity e venture capital che riunirà investitori e gestori di fondi da Europa, Mena e Nord America tra il 28 e il 30 ottobre.