Se il buongiorno si vede dal mattino, il comparto tecnologico Usa ha aperto questa stagione di trimestrali con il piede giusto: delle 23 società tech dell’S&P 500 che, al 29 ottobre pomeriggio, hanno già pubblicato i conti, ben il 96% ha battuto le attese sugli utili, mostrano i dati di LSEG Earnings Dashboard. Nessun altro settore, finora, ha fatto meglio. Ma mancano ancora i pezzi da novanta: nel corso di questa settimana saranno pubblicate le trimestrali di ben cinque fra le Magnifiche Sette società tecnologiche americane: Microsoft, Apple, Amazon, Meta e Alphabet. Sarà proprio quest’ultima a far conoscere i numeri al mercato nelle prossime ore.
Magnifiche Sette, la Borsa non mostra una crisi
A dispetto dello scetticismo degli ultimi tempi, le Magnifiche Sette si presentano alla prova dei conti in spolvero, quantomeno come andamento di Borsa. Nell’ultimo mese al 29 ottobre, l’indice CNBC Magnificent 7 ha realizzato una performance del 3,7%: non stellare, ma nettamente migliore rispetto all’intero S&P 500, che ha registrato un +1,9%. Una sovraperformance che diventa ancora più evidente negli ultimi tre mesi, o allargando ancor di più l’obiettivo. Le società tech dovranno dimostrare che possono ancora macinare utili e far sognare: una necessità, considerato che le valutazioni sono così “tirate”, come si dice nel gergo. “Questa settimana sarà particolarmente intensa, con 168 aziende dell’S&P 500 pronte a presentare i loro risultati, il numero più alto della stagione”, ha raccontato a We Wealth Gabriel Debach, market analyst di eToro, secondo il quale i conti delle cinque “magnifiche” in uscita questa settimana “influenzeranno in modo significativo il sentiment dell’intero settore tecnologico”.
I conti di cinque Big Tech in arrivo: cosa monitorare
Il rischio, in queste analisi per etichetta giornalistica, è quello di assimilare società con esigenze e mercati di riferimento molto diversi. La settimana scorsa Tesla ha superato le attese degli investitori con un balzo degli utili dovuto al mercato dell’energia e ai crediti sulle emissioni: dinamiche che poco avranno a che fare con le altre Magnifiche. “Una cosa è certa”, ha aggiunto Debach, “il filo conduttore per tutte sarà l’intelligenza artificiale, con particolare attenzione agli investimenti infrastrutturali necessari per sostenere lo sviluppo di questa tecnologia”. Nel terzo trimestre del 2024, si prevede che Microsoft, Alphabet, Amazon e Meta abbiano speso 56 miliardi di dollari in capex (spese in conto capitale), in aumento del 52% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Questi investimenti riflettono la corsa delle big tech a consolidare la loro leadership nell’AI, nonostante le crescenti pressioni sui costi.
Nel dettaglio, afferma l’analista di eToro:
- Microsoft dovrà rassicurare gli investitori sulle sue prospettive nell’intelligenza artificiale, un settore in cui la concorrenza cresce e le aspettative sono elevate.
- Per Apple, l’attenzione si concentrerà sulla domanda dei nuovi prodotti e sull’efficienza nella gestione delle supply chain, temi critici che potrebbero determinare l’andamento delle vendite nei prossimi mesi.
- Gli investitori di Amazon sono preoccupati per le ingenti spese in conto capitale, che continuano a pesare sui margini e ridurre i profitti, spingendo alcuni analisti a chiedersi se l’azienda stia investendo troppo aggressivamente nella sua infrastruttura.
- Per Alphabet, la maggiore fonte di incertezza è rappresentata dall’indagine antitrust in corso da parte del Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti, che potrebbe compromettere il suo modello di business se dovesse emergere una condanna per pratiche monopolistiche.