Nel 2023 potrebbe tornare il sereno su Wall Street. O perlomeno così la pensano i gestori di fondi coinvolti del consueto sondaggio condotto da Bloomberg. Dopo un 2022 tremendo e nel segno dell’Orso – peggio di così nella storia recente solo il 2008 – le azioni sono dunque pronte a ripartire, con i grandi investitori che scommettono su rendimenti a due cifre.
Azioni al rialzo
Tra il recente ottimismo sul fatto che l’inflazione abbia raggiunto il suo picco e dunque la conseguente possibilità che la Federal Reserve alzi presto il piede dall’acceleratore – il 71% degli intervistati prevede un aumento delle azioni, mentre il 19% prevede un calo. Per coloro che prevedono guadagni, la risposta media è stata un rendimento del 10%.
Ma attenti a recessione e inflazione
Il mercato azionario, tuttavia, potrebbe essere nuovamente ostacolato da un’inflazione ostinatamente elevata o da una profonda recessione. Queste sono le principali preoccupazioni per il prossimo anno, citate rispettivamente dal 48% e dal 45% dei partecipanti. Le azioni potrebbero anche raggiungere nuovi minimi all’inizio del 2023, e molti vedono i guadagni spostati verso la seconda metà.
I settori su cui puntare
Per quanto riguarda i settori specifici, gli intervistati hanno generalmente privilegiato le società in grado di difendere gli utili in caso di recessione economica. Tra le scelte degli intervistati figurano i pagatori di dividendi, le assicurazioni, l’assistenza sanitaria e i titoli a bassa volatilità, mentre alcuni hanno preferito le banche e i mercati emergenti, tra cui India, Indonesia e Vietnam. Ottimismo modesto anche sulla Cina: la politica del covid zero si stanno allentando e le valutazioni sono ora ben al di sotto della loro media ventennale.
Opportunità anche nel tech
Secondo il sondaggio, dopo essere stati colpiti quest’anno dall’aumento dei tassi d’interesse, anche i titoli tecnologici statunitensi potrebbero tornare in auge. Più della metà degli intervistati ha dichiarato che acquisterebbe selettivamente il settore. Con le valutazioni ancora relativamente a buon mercato nonostante il recente rally e i rendimenti obbligazionari che dovrebbero scendere l’anno prossimo, i colossi tecnologici come Apple, Amazon, e la società madre di Google, secondo i gestori, dovrebbero trarre vantaggio.