India: il rischio recessione è zero, farà meglio anche della Cina

A dispetto dei segnali di rallentamento economico giunti da Stati Uniti ed Europa, che fanno temere una recessione nei prossimi 12 mesi, l’India si prepara a crescere più di ogni altra principale economia, compresa la Cina, rimuovendo ogni dubbio e paura

Il ruggito della Tigre è più forte che mai. Dopo le ultime revisioni della crescita mondiali, l’India continua a essere l’economia che crescerà di più quest’anno, facendo persino meglio della Cina, in uno scenario di rallentamento globale e di rischio recessione per i paesi occidentali, come Stati Uniti ed Europa. Oltre alle previsioni macro, a confermarlo è anche un’analisi, effettuata da Bloomberg interrogando diversi economisti, da cui emerge un rischio recessione pari a zero per l’economia indiana.

India, zero rischio di recessione

Nonostante le persistenti sfide globali, l’India non correrà alcun rischio di scivolare in recessione nei prossimi 12 mesi. Secondo lo studio di Bloomberg, sarebbe l’unico paese dell’area asiatica ad avere questa certezza, in un contesto dove il timore di rallentamento e di contrazione dell’attività sta aumentando a seguito del rialzo dei prezzi e di una politica monetaria più aggressiva da parte delle banche centrali.

Basta guardare il grafico per rendersene conto. L’India vanta una probabilità dello 0%, contro un 20% di possibilità che la Cina entri in recessione l’anno prossimo e un 25% di probabilità che ciò accada per la Corea del Sud o per il Giappone. Se poi si considera il caso peggiore tra i paesi limitrofi, ovvero lo Sri Lanka, che sta vivendo la sua peggiore crisi di sempre, il divario è enorme: qui il rischio recessione è addirittura dell’85%, (rivisto al rialzo di 33 punti percentuali rispetto alle previsioni precedenti).

Ma l’India si comporterebbe meglio non solo rispetto ai suoi vicini, ma anche a paragone dell’intero continente asiatico e oltre. Il rischio di finire in recessione in Asia, infatti, si aggira intorno al 20-25% e se si allarga ancora di più lo sguardo, ecco che per gli Stati Uniti la probabilità è del 38% (ben oltre lo 0% di solo qualche mese prima), considerando poi che qui si parla già di recessione tecnica dopo la nuova contrazione del Pil (-0,9% su base annualizzata nel secondo trimestre, la seconda consecutiva). E ancora di più rispetto all’Europa, che, subendo più da vicino le conseguenze del conflitto russo-ucraino, rischia di entrare in recessione con una probabilità addirittura del 50-55%.

Certo, anche in India non mancano le sfide, in primis la corsa dei prezzi delle materie prime, che ha fatto schizzare l’inflazione vicino ai massimi degli ultimi otto anni, al 7,01% a giugno, spingendo la Reserve Bank of India (RBI) ad alzare i tassi di interesse al 4,9%. Ma lo stesso ministro delle Finanze, Nirmala Sitharaman, ha rassicurato: “L’India è ancora l’economia in più rapida crescita – ha detto nel suo recente intervento in Parlamento – la cui situazione finanziaria è molto migliore rispetto alla maggior parte degli altri paesi”.

India, crescerà di più tra le principali economie

Non solo l’India non correrà alcun rischio recessione nei prossimi 12 mesi a differenze di molte altre potenze mondiali, ma sarà anche quella che crescerà di più quest’anno tra le principali economie. “L’India è stata un valore anomalo poiché l’attività economica ha registrato un notevole rimbalzo. La previsione di crescita del Pil indiano sarà di oltre il 7% quest’anno, rendendola la principale economia in più rapida crescita al mondo“, ha sottolineato Praveen Jagwani, Ceo di UTI International.

Ne è convinto anche il Fondo monetario internazionale (Fmi), che nel suo ultimo World Economic Outlook, diffuso a luglio, si aspetta un Pil indiano in rialzo del 7,4% nel 2022, oltre il +7,2% previsto dalla Rbi, e in aumento del 6,1% nel 2023. Decisamente ben oltre le aspettative per gli Stati Uniti, ferme a un +2,3% quest’anno e a un risicatissimo +1% l’anno prossimo. O anche rispetto alla Cina, considerato il motore dell’economia mondiale, la cui espansione dovrebbe attestarsi intorno al 3,3% quest’anno e a +4,6% nel 2023.

Insomma, la Tigre si prepara a vincere su tutti nel prossimo biennio, persino contro il Dragone.

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