Dopo un inizio molto incerto, il mercato ora sta andando nella direzione sperata. L’inflazione è sempre più vicina all’obiettivo della Federal Reserve, scendendo al 2,4% a settembre, e in Europa è invece scesa sotto il target del 2% a settembre, arretrando fino all’1,8%. In un simile scenario, le banche centrali si sono dimostrate più che disponibili a tagliare i tassi di interesse, come è stato dimostrato dal più recente maxi taglio da 50 punti base da parte della Fed. Sembra anzi che i tagli siano solo all’inizio, per la Fed, la scelta tra un taglio di 25bp e uno di 50 bp a novembre sarà una decisione ardua, e la Bce, visto il ribasso dell’inflazione e la debolezza dell’attività industriale, potrebbe optare per nuovi tagli sia a ottobre che a dicembre. Nel frattempo, la crescita economica continua nelle principali economie sviluppate, anche se ad un ritmo inferiore nell’Eurozona.
Insomma, il mercato sembra trovarsi di fronte ad uno scenario ideale, con i mercati finanziari che stanno procedendo in crescita.
Pochi rischi che potrebbero rallentare la crescita
Durante l’ultima tappa del roadshow di Eurizon a Milano, Andrea Conti, responsabile Macro Mercati di Eurizon, ha sottolineato come gli investitori si trovino di fronte ad una combinazione ideale in termini di scenario, “sicuramente ci sono dei temi di incertezza relativi alla politica e alla geopolitica, che però possono causare solo della volatilità temporanea, che non dovrebbe far deragliare questo scenario ideale. Se vogliamo, l’unico neo, è che questo scenario è in parte già scontato”. Il mercato, dalla sua, non gode più di un effetto sorpresa, ma l’andamento positivo è ormai divenuto di consenso.
Questo non toglie i possibili rendimenti per gli investitori. Rendimenti che, secondo l’esperto, arrivano sia dal mercato azionario che da quello obbligazionario ma, soprattutto, dalla combinazione dei due. Un portafoglio equilibrato offre infatti la possibilità di affrontare anche i possibili episodi di volatilità che potrebbero emergere nei prossimi mesi.
Un altro aspetto a cui prestare attenzione è il mercato del lavoro statunitense: storicamente quando quest’indicatore è peggiorato, anche la crescita del paese è iniziata a scendere. La preoccupazione però, per il momento, è stata messa da parte. Nel mese di settembre 2024, infatti, l’economia statunitense ha evidenziato un incremento di 254mila nuovi posti di lavoro non agricoli, contro le attese di 140mila unità e il tasso di disoccupazione è sceso dal 4,2% di agosto al 4,1%. Se questo non fosse sufficiente, a rassicurare sulla tenuta dell’economia statunitense ci sono i consumi che sono sostenuti dal calo dell’inflazione, che sta restituendo potere d’acquisto agli americani.
Dal macro ai singoli settori
Sicuramente gli investitori sono liberi di tirare un sospiro di sollievo visto il sole che brilla sul mercato, ma nello specifico, come si stanno muovendo le varie asset class? Nel corso del roadshow, i responsabili di Eurizon delle principali asset class di mercato hanno delineato le loro view.
Parlando di mercati obbligazionari, Paolo Bernardelli, Head Fixed Income & FX, ha evidenziato che l’inversione di politica da parte delle principali banche centrali fornirà una nuova spinta al mercato del reddito fisso. L’inflazione è tornata sotto controllo, l’occupazione statunitense è in rallentamento e i rendimenti reali, grazie alla discesa dell’inflazione, continuano ad essere elevati e molto interessanti, fornendo un forte stimolo per l’investitore obbligazionario.
Anche guardando al settore azionario la congiuntura macro è positiva, con tre delle quattro principali banche centrali che stanno tagliando i tassi. Il consiglio di Francesco Sedati, Head Equity Research & Portfolio Management, è quello di non soffermarsi solo sul settore tecnologico e ai confini statunitensi, ma guardare anche oltre. Negli ultimi giorni, per esempio, settori come il real estate e le utilities stanno performanndo bene. In quest’ottica, secondo l’esperto, è importante selezionare un prodotto internazionale diversificato che dia la possibilità di partecipare a tutto lo spettro di mercato per cogliere al meglio le nuove opportunità.
Per Massimo Spadotto, Head Credit Strategies, anche le prospettive per il credito sono positive, grazie a bilanci delle società solidi, ampia disponibilità di cassa e dinamiche degli utili migliori rispetto alle stime. Gli spread hanno, inoltre, margini di ulteriore discesa per l’effetto benefico al servizio del debito sui conti economici dei corporate grazie alla normalizzazione delle politiche monetarie. All’interno dell’asset class si segnalano il segmento High Yield, l’Investment Grade, i CLO che beneficiano di metriche di credito interessanti e gli AT1, nicchia di valore sia per elementi di carattere fondamentale sia tecnici.