Il 2024 è stato un anno di novità, ritorni e solide certezze per l’India, con l’avvio del terzo mandato di Modi, la rinnovata forza del suo mercato obbligazionario e la tanto attesa inclusione dei titoli di Stato negli indici obbligazionari globali.
In effetti, guardando alla Tigre il comparto obbligazionario si è guadagnato una posizione di spicco nel mercato, come opportunità per chi cerca stabilità, con una valutazione di circa 2,69mila miliardi di dollari. Questo però non rappresenta solo una pietra miliare per il sistema finanziario nazionale, ma ha iniziato a registrare significativi afflussi di capitale anche da investitori stranieri. Stando ai dati di Reuters, le aziende indiane hanno raccolto un totale record di 10,67mila miliardi di rupie (circa 124,81 miliardi di dollari) attraverso l’emissione di obbligazioni societarie, segnando un incremento del 9% rispetto all’anno precedente.
Ma non solo, l’attesissima inclusione dei titoli di Stato indiani negli indici obbligazionari globali, come l’indice dei mercati emergenti di JPMorgan avviata a giugno 2024, ha ulteriormente stimolato l’interesse degli investitori internazionali. Si prevede, seguendo l’evoluzione degli indici globali, che questa inclusione porterà afflussi complessivi tra i 25 e i 30miliardi di dollari nel mercato obbligazionario indiano entro marzo 2025.
Insomma, mentre l’India è in corsa per diventare la terza economia su scala mondiale entro il 2027, rubando il posto alla Germania, ad attirare veramente l’attenzione degli investitori sono i solidi fondamentali, l’aumento delle riserve valutarie e la robusta spesa per le infrastrutture.
Cinque opportunità per gli investitori
Negli ultimi anni l’India ha verosimilmente sostituito la Cina come il paese preferito dell’Occidente, ma non è solo per questo che gli investitori hanno iniziato a concentrarsi e andare a caccia di opportunità nel Paese più popoloso del mondo. Secondo gli esperti di Uti International ci sono almeno cinque motivi per cui la Tigre offere un panorama interessate per diversificare il portafoglio, soprattutto guardando al lungo termine:
1. Rendimenti reali elevati e costanti
I mercati emergenti vengono spesso considerati dagli investitori, soprattutto nella costruzione di un portafoglio ben diversificato e, tra questi, le obbligazioni indiane offrono alcuni dei rendimenti reali più interessanti. “I bond della Tigre offrono infatti agli investitori un’opportunità eccezionale per assicurarsi un reddito costante e di beneficiare di potenziali guadagni in conto capitale non appena il ciclo dei tassi di interesse si invertirà”, spiegano gli esperti.
2. Una economia sempre più forte
Negli ultimi dieci anni, tra le sapienti mani di Modi, la posizione macroeconomica della Tigre è migliorata radicalmente, con l’inflazione in diminuzione, un deficit fiscale stimato al 5,6% del Pil e, per l’anno fiscale del 2024, l’India è stata la grande economia a più rapida crescita, che, stando alle parole del Governatore della reserve Bank of India, Shaktikanta Das, si è attestata al 7,2%. Inoltre, le riserve valutarie, che secondo I dati di dicembre di RBI superano i 640miliardi di dollari, forniscono un cuscinetto contro i possibili shock esterni. Così gli investitori possono contare su un contesto stabile e prevedibile che sostiene gli obiettivi di investimento a lungo termine.
3. Forti dinamiche di domanda e offerta
La domanda istituzionale di obbligazioni indiane rimane robusta, trainata da banche, fondi comuni e compagnie assicurative. Ma non solo, già a settembre, dopo l’annuncio dell’inclusione dell’india nell’indice GBI-EM Global Diversified di JPMorgan, gli investitori stranieri hanno puntato sulla Tigre, per un totale investito di più di 18miliardi di dollari entrati nei mercati del debito indiani negli ultimi 12 mesi.
4. Tassi mondiali in discesa
Le banche centrali mondiali, compresa la Federal Reserve statunitense, stanno attraversando un ciclo di allentamento, e gli effetti sono chiari anche nei mercati emergenti. Nello specifico, il ciclo di riduzione dei tassi sta avendo un impatto positivo sul mercato del debito, posizionando le obbligazioni indiane come una scelta redditizia per gli investitori internazionali.
5. Crescita e sviluppo di lungo termine
L’India è uno dei paesi più a rapida crescita nel mondo, anche grazie alla giovane popolazione. Chiaramente, più il Paese cresce, più è necessario tenere il passo con infrastrutture innovative, per facilitare i collegamenti interni, e con l’espansione del tessuto imprenditoriale. In tal senso, “il mercato obbligazionario svolgerà un ruolo fondamentale nel finanziamento di questa crescita”, secondo Uti International. Questa domanda in crescita crea opportunità di rendimenti consistenti, soprattutto per gli investitori pazienti, che non si concentrano solo sul breve termine.
Le incertezze che negli ultimi anni hanno attraversato il mercato, chiaramente, hanno avuto un effetto anche sull’India. Così come Europa e Stati Uniti sono ancora sull’attenti per quanto riguarda le dinamiche dei tassi di interesse e dell’inflazione, lo stesso si può dire per la Tigre: variazioni inattese potrebbero avere un impatto sui prezzi delle obbligazioni. Anche le fluttuazioni valutarie potrebbero scoraggiare investimenti esteri nel caso in cui la rupia subisse pressioni a causa di shock esterni. Ma è bene ricordare che il gigante asiatico dispone di solide riserve valutarie e, per far fronte a questi rischi, un approccio ben diversificato con una valutazione proattiva potrebbe aiutare gli investitori a mantenere l’equilibrio.