Tra fine settembre e inizio ottobre 2024, in una mossa inattesa, il governo cinese ha annunciato un pacchetto di politiche economiche mirate a rilanciare la crescita, stabilizzare il settore immobiliare e dare nuova linfa ai mercati azionari. Questa decisione, frutto di un coordinamento tra le principali autorità di regolamentazione del paese – la People’s Bank of China (PBOC), la China Securities Regulatory Commission (CSRC) e la National Financial Regulatory Administration (NFRA) – rappresenta una svolta radicale dal precedente approccio di contenimento del debito a favore di un deciso sostegno alla crescita economica. Sarà sufficiente questo cambio di paradigma per risvegliare la forza dei mercati azionari cinesi? Ne parliamo con Victoria Mio, Head of Greater China Equities di Janus Henderson Investors
Un piano d’attacco a tre punte
Il 24 settembre, le autorità centrali cinesi hanno presentato un piano globale per affrontare diverse criticità economiche. Due giorni dopo, una riunione straordinaria del Politburo ha sottolineato ulteriormente l’urgenza di queste misure, portando ad un immediato rally dei mercati azionari cinesi, con l’indice MSCI China che a settembre ha registrato un aumento del 24%.
“Le misure – spiega Mio – sono state progettate per risolvere tre problematiche fondamentali: la crescita economica, la crisi del settore immobiliare e la debolezza del mercato azionario”.
Per quanto concerne la crescita economica, la banca centrale cinese ha ridotto il coefficiente di riserva obbligatoria di 50 punti base, liberando liquidità per 1000 miliardi di renminbi nel sistema finanziario, pari a circa 142,5 miliardi di dollari. Questo intervento mira a facilitare l’accesso ai finanziamenti, favorendo le imprese e il consumo.
Per alleviare la crisi del settore immobiliare, Pechino ha annunciato un programma di riduzione dei tassi di interesse sui mutui esistenti di circa 50 punti base. “Questa misura potrebbe offrire sollievo a circa 50 milioni di famiglie, generando risparmi potenziali per 150 miliardi di renminbi pari a circa 21,1 miliardi di dollari, contribuendo a stabilizzare il mercato.
Infine, con lo scopo di rilanciare il mercato azionario, il Governo ha introdotto una linea di swap da 500 miliardi di renminbi, circa 71 miliardi di dollari, per consentire a broker e fondi di acquistare azioni, mentre una riduzione di 20 punti base dei tassi di riferimento inietterà ulteriore liquidità. Un rifinanziamento da 300 miliardi di renminbi, circa 42,2 miliardi di dollari, sosterrà i buyback aziendali, aumentando la fiducia degli investitori.
“Queste misure, accompagnate dalla promessa di un ulteriore sostegno da parte del governo, rappresentano una delle svolte politiche più complete a cui si è assistito negli ultimi anni”
Boost di fiducia per gli investitori
Dopo questi interventi, il sentimento degli investitori ha virato nettamente dall’incertezza all’ottimismo. Il rally dei mercati cinesi ha ricordato la ripresa post-crisi finanziaria globale: l’indice CSI 300 è cresciuto del 16% in una settimana, segnando il miglior risultato dal 2008. Anche l’indice Hang Seng China Enterprises ha messo a segno una performance brillante, con una striscia positiva di 11 sessioni consecutive, la più lunga dal 2018. A livello globale, l’indice MSCI China ha registrato un aumento del 22% in soli quattro giorni.
Perché questa volta potrebbe essere diverso
Sebbene in passato le misure di stimolo non abbiano generato effetti duraturi, vi sono segnali che suggeriscono che questa volta l’impatto potrebbe essere più efficacie:
“In primo luogo – spiega Mio –il recente taglio dei tassi da parte della Federal Reserve ha creato un contesto meno rischioso per le azioni delle autorità cinesi, riducendo le preoccupazioni legate alla fuga di capitali e alla svalutazione della moneta.
In secondo luogo, al di là della Grande Muraglia si respira un senso di maggiore urgenza Il deterioramento delle condizioni economiche interne, in particolare il rallentamento del mercato immobiliare e la debolezza dei consumi, ha spinto il governo ad adottare un approccio più deciso e coordinato. Questa urgenza si è manifestata in modo evidente nella riunione fuori programma del Politburo e nel linguaggio insolitamente diretto utilizzato nelle dichiarazioni politiche.
Infine, a differenza delle politiche passate, le misure attuali non si concentrano solo sulla politica monetaria, ma affrontano anche sfide strutturali come la crisi del mercato immobiliare e la stabilità del mercato azionario, a testimonianza di un disegno più ampio che potrebbe vedersi arricchito da ulteriori misure nelle prossime settimane”.
Le Implicazioni per gli Investitori
La svolta politica della Cina presenta diverse opportunità per gli investitori. “Per prima cosa – osserva l’esperta della casa di gestione angolamericana – le azioni cinesi sono attualmente scambiate a valutazioni interessanti. Con un rapporto P/E forward a un anno di circa 10,3x, risultano tra le più economiche a livello globale. Questo rappresenta un’opportunità per chi cerca valore in un mercato con forti prospettive di crescita”.
Ma non è tutto: la bassa correlazione della Cina con altri mercati rende questo paese un’ottima opzione per diversificare. “Con l’arrivo di ulteriori misure fiscali, la Cina potrebbe sovraperformare altri mercati sviluppati ed emergenti nei prossimi trimestri”.
Infine, settori come la tecnologia, i beni di consumo, il settore immobiliare e quello finanziario hanno reagito positivamente agli annunci politici: “le società di alta qualità con fondamentali solidi dovrebbero essere le principali beneficiarie dell’aumento della liquidità e delle politiche di sostegno”.
In conclusione
Il pacchetto di misure rappresenta una svolta importante per l’economia e i mercati azionari cinesi. In un contesto globale incerto, la decisa transizione della Cina dal contenimento del debito al sostegno alla crescita potrebbe essere il catalizzatore per sbloccare valore nei mercati azionari cinesi.
“Data la probabilità di un ulteriore sostegno politico – conclude Mio – gli investitori potrebbero riconsiderare la loro allocazione azionaria cinese, che rappresenta un’interessante opportunità di investimento strategico. I gestori degli investimenti esperti e attivi sono in grado di affrontare le complessità di questo mercato in evoluzione”.