I comparti “bancario, finanziario e assicurativo appaiono sempre più intrecciati tra di loro”. Per questo motivo, “le attività di vigilanza dovrebbero ispirarsi a minimi comuni denominatori”
Servirà “un maggiore coordinamento a livello europeo e nazionale”. In tal modo, si potrà “garantire maggiore trasparenza e un più accessibile e adeguato livello di informazione sui rischi e sulle condizioni di utilizzo dei risparmi degli italiani”
Vi è stata una “sensibile riduzione dei tassi rispetto ai livelli dello scorso ottobre”, grazie alla quale “i mercati finanziari stanno investendo con fiducia sulla nuova fase che l’Italia sta attraversando”
Risparmio nelle priorità del nuovo governo
“Massima attenzione dovrà essere posta anche sulla tutela dei risparmi dei cittadini”. Lo ha detto il presidente Giuseppe Conte durante il suo discorso alla Camera per ottenere la fiducia. “A tal fine, occorre prendere atto che i tre comparti – bancario, finanziario e assicurativo – appaiono sempre più intrecciati tra di loro“. E che quindi, “le attività di vigilanza dovrebbero ispirarsi a minimi comuni denominatori”.
Servirà per questo “un maggiore coordinamento tra le autorità competenti, a livello europeo e nazionale”. In tal modo, si potrà “garantire maggiore trasparenza e un più accessibile e adeguato livello di informazione sui rischi e sulle condizioni di utilizzo dei risparmi e degli investimenti degli italiani”.
Il governo lavora ad un progetto ambizioso, di lungo periodo. Conte infatti rimarca che la visione del nuovo esecutivo “si sviluppa su un orizzonte temporale ampio”. E che auspicabilmente vuole “abbracciare l’intero arco della legislatura”. Il prossimo scoglio sarà quindi quello della manovra. “Siamo consapevoli che questa manovra sarà impegnativa. La sfida più rilevante, per quest’anno, sarà evitare l’aumento automatico dell’Iva e avviare un alleggerimento del cuneo fiscale“.
L’importanza di ridurre il debito per il nuovo governo
“Realizzeremo questa visione tenendo conto dei vincoli di finanza pubblica e della sostenibilità del debito” per cui si avvierà un percorso di riduzione. In questo modo potremo arrivare a liberare nuove risorse, da reinvestire per realizzare a fondo e nel modo più incisivo questa complessiva e articolata stagione riformatrice”.
Conte poi ricorda “la sensibile riduzione dei tassi rispetto ai livelli dello scorso ottobre”, grazie alla quale “i mercati finanziari stanno investendo con fiducia sulla nuova fase che l’Italia sta attraversando”.
Intanto, sul fronte Bce…
Crescono intanto le attese per la prossima riunione Bce (12/09/2019), l’ultima in cui Mario Draghi potrà giocare i suoi assi nella manica. Secondo Andrew Bosomworth, head of portfolio management di Pimco, ci sarà “un taglio di 10 pb del tasso di deposito a -0,5%”. Inoltre il tasso di rifinanziamento principale delle banche potrebbe restare “invariato allo 0%, con 30 miliardi di euro di acquisti di attività nette per 6-9 mesi”.
Aggiunge poi che “la Bce agirà probabilmente più lentamente delle aspettative del mercato nel realizzare ulteriori tagli”. Questo, “in attesa di prove sugli effetti collaterali del tasso negativo sui depositi, l’efficacia del tiering, la capacità fiscale e la disponibilità dei governi ad agire, nonché gli sviluppi macroeconomici e geopolitici complessivi”. Il gestore prosegue poi evidenziando come “ulteriori riduzioni dei tassi di interesse al di sotto dello zero potrebbero mettere a repentaglio la stabilità del sistema finanziario”.