La natura dell’obiettivo, invece, non ha un impatto significativo sul tasso di accantonamento dei risparmiatori. Un terzo degli obiettivi viene raggiunto prima della scadenza, con una maggiore probabilità di successo per gli obiettivi più generici, definiti come “risparmio”, rispetto a quelli che gli stessi clienti individuano in modo più specifico.
In generale però, chiaramente come il fissare obiettivi abbia un effetto positivo sul risparmio. E il margine di successo è ancora maggiore laddove gli individui siano supportati da meccanismi automatici.
L’impostazione di obiettivi aumenta il tasso di risparmio degli utenti quasi del doppio. L’adozione della funzionalità porta ad un aumento del 91% dei depositi netti. I clienti risparmiano molto di più nei primi 30 giorni (50 euro in più al mese) successivi all’adozione della funzionalità “obiettivo”. Con il tempo poi, chi ha settato degli obiettivi risparmia almeno 10 euro in più ogni mese.
“Osserviamo in maniera chiara una sorta di “toy effect”, che ci si aspetta per questo tipo di soluzioni, ma il punto più interessante è stato verificare con certezza che si mantiene nel tempo questo risparmio differenziale tra chi risparmia con un obiettivo chiaro e chi no” – afferma Antonio Gargano della University of Melbourne.
La maggior parte ha un orizzonte temporale inferiore ad un anno e un importo target minore di 2.500 euro. L’orizzonte temporale associato agli obiettivi “Veicoli”, “Casa” e “Risparmio” è mediamente più lungo di 150 giorni rispetto a quello di “Tempo Libero”, “Viaggi” e “Altro” che hanno una durata media di 300 giorni. L’importo per gli obietti “Veicoli” e “Casa” è solitamente superiore di 4.000 euro rispetto agli altri, che si attestano, in media, sui 2.000 euro.
Circa il 30% degli obiettivi viene raggiunto. La probabilità di raggiungere un obiettivo è correlata negativamente alla specificità dell’obiettivo: gli obiettivi delle categorie “Viaggi”, “Tempo Libero”, “Veicoli” e “Casa” hanno una probabilità di raggiungimento di 10 punti percentuali in meno rispetto alla categoria di risparmio generico. Le donne e gli anziani si dimostrano più propensi a raggiungere il traguardo prefissato.