Il vertice della Fed è ormai alle porte, ma cosa dobbiamo aspettarci e quali saranno i risvolti sui mercati finanziari? Lo abbiamo chiesto a Enrico Vaccari, responsabile clientela istituzionale di Consultinvest
Cosa dobbiamo aspettarci dal prossimo vertice della Fed?
"Sono due gli scenari che gli analisti stimano come probabili: uno di un taglio di 25 basis point e un altro di un taglio più aggressivo di 50 basis point. Io ritengo che sia molto più probabile una riduzione di 25 basis point che risulterebbe come un'assicurazione da possibili shock esterni, quindi con uno scopo di copertura, e non un taglio molto aggressivo come potrebbe essere quello di 50 basis point che rischierebbe di spaventare i mercati".Quali saranno i risvolti sui mercati finanziari?
"Se il taglio fosse confermato di 25 basis point, i mercati continuerebbero nel trend di salita che ha caratterizzato gli ultimi mesi, quindi la borsa americana sui massimi e le borse europee in forte recupero. Da un punto di vista di politica monetaria espansiva, infatti, un taglio di 25 basis point sarebbe visto come una copertura e non come un'inversione di tendenza. Al contrario, un taglio più aggressivo di 50 basis point rischierebbe di spaventare i mercati perché potrebbero percepire che la Fed è preoccupata di un rallentamento economico a breve e, quindi, potrebbero andare in una modalità di avversione al rischio. Di conseguenza, se questo avviene nel mese di agosto che è un mese in cui i volumi notoriamente si abbassano molto, la volatilità potrebbe aumentare a dismisura e potremmo avere degli scossoni anche sui mercati".Quali saranno invece gli effetti sull'economia reale?
"Gli effetti sul mercato reale potrebbero essere anche in questo caso a doppia mandata. Da un lato, un taglio troppo aggressivo rischierebbe di spaventare gli investitori che si aspetterebbero altri tagli in autunno e ritarderebbero gli investimenti. Dall'altro, un taglio di 25 basis point potrebbe incentivare gli investitori a fare nuovi investimenti, soprattutto in corrispondenza di un nuovo piano di riforme fiscali che potrebbe arrivare in Europa dalla nuova Commissione europea".