Dottor Tenderini, Finint Private Bank ha recentemente formalizzato la crescita della divisione wealth. Sulla base di questo mattone così importante, quali saranno le linee di sviluppo del vostro business?
«Il nostro obiettivo è quello di andare a servire la clientela di fascia alta. Da quando Finint Private Bank è entrata nel gruppo Finint, ha potuto apprezzare la capacità del gruppo di generare contenuti molto interessanti per quella tipologia di clientela. Sia nel corporate investment banking, tramite prodotti e soluzioni che vanno dalle cartolarizzazioni a emissioni di mini bond, basket bond, che nell’asset management. La nostra sgr oggi vale circa 5 miliardi di asset, di cui la maggior parte in fondi chiusi, che investono in real estate, cartolarizzazioni, npl, private debt, private equity. Tutti argomenti che oggi rientrano in quella che dovrebbe essere l’offerta per la clientela di fascia alta.
Un passaggio importante.
Sì, un cambio di passo organizzativo. In questo ultimo anno siamo cresciuti molto, e sulla base dell’esperienza fatta nel corso di questo periodo, ci siamo convinti che avere una divisione che si occupasse di quella tipologia di clientela sarebbe stato dal punto di vista strategico un punto molto importante da raggiungere.
Cosa chiedono i clienti di Banca Finint, dr. Tenderini?
Chiedono visione, affidabilità, competenze. Noi crediamo di avere tutte queste caratteristiche, e quindi su questo concentriamo i nostri sforzi.
Per esempio?
Sviluppiamo contenuti che fanno la differenza. Penso per esempio al nostro The Lighthouse, il sito del nostro ufficio studi con le nostre analisi quotidiane sul fixed income e sui mercati in generale. Stiamo poi entrando nel vivo di un progetto che riguarda la longevity, con la possibilità di dare anche una consulenza sulla gestione del rischio assicurativo. La consulenza è il nostro pane quotidiano, il nostro DNA. Siamo stati tra i primi a sviluppare la consulenza evoluta, l’abbiamo fatto sia in termini di contenuto che di tecnologia. Quindi oggi siamo riusciti a sviluppare una piattaforma informatica e di contenuti che vendiamo anche a terzi.
Abbiamo creato una fintech, stiamo investendo tanto sulle persone. Abbiamo portato dentro la nostra struttura persone di grande esperienza come Massimiliano Raffuzzi nel marketing, Massimiliano Calza per i progetti assicurativi (insurance distribution, ndr).
Qual è, se c’è, il servizio più richiesto dalla clientela in questo particolare momento storico, in questa particolare contingenza così burrascosa che ci troviamo a vivere?
Dirò forse una cosa un po’ scontata, però il cliente vuole consulenza, vuole essere seguito. Non vuole essere lasciato solo. In periodi poi come questo, dove diciamo che tutti i paradigmi a cui eravamo abituati sono stati messi in discussione, la nostra presenza è fondamentale. Vuole essere assistito nel modo corretto, vuole avere degli strumenti che gli permettano poi anche di decidere assieme a noi come investire il proprio patrimonio, come organizzarlo e come traguardare quelli che sono poi i suoi obiettivi di vita.
Domande frequenti su Tenderini, Finint PB: la qualità del servizio wealth in un mondo che cambia
L'obiettivo principale è servire la clientela di fascia alta, sfruttando la capacità del gruppo Finint di generare contenuti interessanti per questo specifico segmento di clientela.
L'ingresso nel gruppo Finint ha permesso a Finint Private Bank di accedere alla capacità del gruppo di produrre contenuti di valore per la clientela di fascia alta, in particolare nel corporate investment.
La formalizzazione rappresenta un 'passaggio importante' che funge da base per lo sviluppo futuro del business di Finint Private Bank nel settore wealth management.
Finint Private Bank intende utilizzare i contenuti generati dal gruppo Finint, specialmente nel corporate investment, per offrire un servizio di valore aggiunto alla clientela di fascia alta.
La divisione wealth di Finint Private Bank si concentra sulla clientela di 'fascia alta', offrendo servizi e contenuti specificamente pensati per le loro esigenze.