A tutti i clienti a cui consigliamo portafogli d’investimento, noi consigliamo sempre l’acquisto dell’oro ma perché lo consigliamo?
L’appeal del metallo prezioso è molto alto, soprattutto in periodi turbolenti, come questo che stiamo attraversando. Ma per non incorrere in problemi è bene capire come muoversi in sicurezza e soprattutto in regola con il Fisco anche a fronte della nuova riforma sulla tassazione delle plusvalenze.
In qualità di vostro consulente finanziario, è nostro compito aiutarvi a costruire portafogli solidi e diversificati che possano resistere alle varie condizioni di mercato. Uno degli elementi chiave è quello di includere l’oro. Ecco perché:
1. Protezione contro l’inflazione: L’oro ha storicamente mantenuto il suo valore nel tempo, anche quando il potere d’acquisto delle valute diminuisce. Questo lo rende un ottimo strumento di protezione contro l’inflazione.
2. Diversificazione del portafoglio: L’oro tende a muoversi in modo indipendente rispetto ad altri asset come azioni e obbligazioni. Avere una quota di oro nel portafoglio può ridurre la volatilità complessiva e migliorare la stabilità.
3. Sicurezza in tempi di crisi: Durante periodi di incertezza economica o geopolitica, l’oro è spesso visto come un “bene rifugio”. La sua domanda aumenta, contribuendo a preservare il valore del vostro investimento.
4. Liquidità: L’oro è facilmente convertibile in contanti, il che lo rende un asset liquido. Questo può essere particolarmente utile in situazioni di emergenza finanziaria.
5. Crescita a lungo termine: Sebbene l’oro non generi reddito come dividendi o interessi, ha dimostrato di avere una crescita costante nel lungo periodo, rendendolo una componente preziosa per un portafoglio orientato alla crescita.
Molti clienti però, ci chiedono di comprare l’oro fisico. Cosa Implica e quali le regole fiscali che disciplinano tale investimento?
Se si parla di oro fisico va chiarito cosa si intende per oro da investimento. Secondo la definizione della Banca d’Italia è quello in forma di lingotti o placchette di peso superiore ad un grammo, di purezza pari o superiore a 995 millesimi, rappresentato o meno da titoli, oppure in forma di monete d’oro di purezza pari o superiori a 900 millesimi coniate dopo il 1800 che hanno o hanno avuto corso legale nel Paese d’origine. Non sono considerati oro da investimento gli oggetti realizzati con il metallo prezioso. In termini di tassazione, invece, l’oro da investimento è l’unico metallo esente da Iva in fase di acquisto e non è soggetto a tassazione durante il possesso. Diverso il discorso in caso di compravendita anche perché è cambiata la normativa recentemente, da gennaio 2024, alle compravendite di ora, infatti, si applica un’imposta più alta, non più sulla plusvalenza ma sull’intero valore del bene. Per questo è stata fissata un’imposta sostitutiva del 26% sull’intera somma incassata da chi non possiede un certificato che indica il prezzo d’acquisto del metallo prezioso rivenduto. Ben diversa era la situazione nel 2023. Quindi è bene conoscere a fondo le nuove normative in materia.
Includere una quota di oro nel vostro portafoglio è una strategia prudente che può offrire protezione, diversificazione e stabilità. Noi siamo qui per rispondere a qualsiasi domanda e per aiutarvi a prendere decisioni riguardo ai vostri investimenti.