L’Italia non si ferma, e il suo tessuto imprenditoriale inizia a dare i primi risultati anche nel mondo del venture capital. Questo settore ha infatti ormai raggiunto una fase di consolidamento ed è pronto a entrare in una nuova era di sviluppo. É difficile prevedere i rendimenti nel lungo termine, ma sicuramente i prossimi cinque anni saranno determinanti per colmare il divario con mercati europei più evoluti, come quello britannico e francese. Con una base ormai strutturata, la sfida sarà quella di espandere ulteriormente il panorama degli investitori, coinvolgendo sia player di grande portata che realtà più contenute, come I business angel.
Stando ai dati del Rapporto di ricerca 2024 del Venture Capital Monitor (VeM), nel corso dell’ultimo anno sono state concluse 270 operazioni in Italia, in leggera contrazione rispetto alle 302 dell’anno precedente. Tuttavia, il volume di capitali investiti ha continuato a crescere, superando per il secondo anno consecutivo la soglia del miliardo di euro. Un trend significativo è l’aumento delle operazioni di finanziamento comprese tra i 10 e i 50 milioni di euro, che si stanno consolidando come base per future operazioni di ampio respiro. Inoltre, la riduzione del numero complessivo di round suggerisce una maggiore selettività nelle scelte di investimento, come dimostrato dalla crescita degli investimenti successivi (follow-on) in startup già sostenute in passato.
Insomma, l’ecosistema del venture capital italiano si sta rafforzando e crescono anche i round per le startup straniere con il sangue italiano. Andiamo allora a osservare alcuni dei round di finanziamento più significativi del mese di febbraio:
Chapeau Media
La startup nata a Milano da 4 professionisti under 30, che con un podcast racconta le storie di grandi imprenditori italiani con l’idea di ispirare la prossima generazione, ha chiuso un round da 140mila euro, guidato da Marcello Ascani, Ceo di Flatmates.
Planet Smart City
La proptech londinese con il cuore italiano, attiva nell’edilizia abitativa sostenibile a prezzi accessibili, è stata acquisita per il 20% dal gruppo di sviluppo immobiliare olandese Breevast, grazie ad un investimento di 30milioni di euro. L’operazione prevede anche per Breevast ildiritto di investire, alle stesse condizioni, altri 10milioni entro i prossimi sette mesi dal closing.
Akamas
L’azienda specializzata nell’ottimizzazione cloud basata sull’intelligenza artificiale ha raccolto 10milioni di dollari nel suo primo round di investimento istituzionale. L’investimento, guidato da United Ventures, uno dei principali fondi di venture capital in Italia, sosterrà l’espansione di Akamas nel mercato nordamericano, accelererà lo sviluppo del prodotto e rafforzerà la sua posizione di leader nell’ottimizzazione full-stack per ambienti cloud e Kubernetes.
Krill Design
La startup milanese che trasforma gli scarti organici in biomateriali sostenibili ha ottenuto un investimento complessivo di 6milioni di euro da Algebris Investments, Primo Capital e Crédit Agricole Italia. I fondi consentiranno alla startup di realizzare un nuovo impianto produttivo all’avanguardia, progettato per rispondere alla crescente domanda di biomateriali innovativi e sostenibili, come il suo brevetto di punta, REKRILL.
Ydun
La giovane azienda che integra l’intelligenza artificiale con le valutazioni di tecnici esperti per sviluppare programmi di fitness su misura focalizzati sulla longevità ha raccolto 4milioni di euro in un round pre-Seed, guidato da Limestone Capital. Le nuove risorse sosterranno l’apertura ad aprile del primo studio a Milano, situato a pochi passi da Piazza Duomo e getterà le basi per un’espansione nelle principali città europee.