L’assicurazione, in Italia e non solo, sta evolvendo dalla semplice polizza a ecosistema. E’ stata questa la tesi attorno l’Insurtech Day – Empowering Ecosystems, l’evento organizzato il 25 giugno a Milano da Italian Insurtech Association (IIA) presso Le Village by Crédit Agricole, che ha radunato oltre 500 partecipanti da assicurazioni, startup, banche, telco e utility.
Al centro della giornata: la transizione dalle polizze ai servizi integrati, guidata da piattaforme digitali, intelligenza artificiale e nuove metriche. In breve: la rivoluzione insurtech è in pieno svolgimento, e l’Italia è uno dei laboratori più vivaci.
“La digitalizzazione sta espandendo i confini del mercato”, ha dichiarato Simone Ranucci Brandimarte, presidente di IIA. “A differenza di altri settori già trasformati digitalmente — come la banca, il travel, il publishing — l’industria assicurativa è ancora in una fase di grande trasformazione”.
Dal 23% all’80%: la distribuzione digitale punta al sorpasso
Secondo Ranucci Brandimarte, il digitale non è solo un canale, ma un fattore di espansione dell’intero settore: “Si prevede che la quota di premi distribuiti tramite piattaforme digitali passerà dal 23% (dato 2020) all’80% previsione al 2030. Questo significa che si raggiungeranno segmenti di clientela prima sottoserviti: il digitale, in altre parole, amplia il perimetro dell’industria”.
Un’industria che sta investendo sempre di più. “Abbiamo iniziato a monitorare gli investimenti dal 2020: quell’anno erano 50 milioni di euro. L’anno scorso abbiamo superato 1 miliardo. Solo nel primo trimestre di quest’anno abbiamo già raggiunto 550 milioni di investimenti digitali, trainati soprattutto dalle compagnie assicurative”, ha ricordato il presidente di IIA.
Una dinamica inedita nel confronto internazionale: “Questa è una grande differenza rispetto ad altri Paesi come la Francia, dove il 70% degli investimenti digitali è guidato da aziende tech e start-up. In Italia, il 75% arriva invece dalle compagnie. È un mercato diverso, ma molto dinamico, che mostra una forte propensione al rischio da parte degli operatori italiani”.
Il centro si sposta: nasce l’ecosistema assicurativo
Il concetto chiave emerso dal confronto tra imprese e operatori è quello di ecosistema assicurativo: non più prodotto, ma piattaforma, non più rischio da coprire, ma bisogno da comprendere.
“Il tema centrale di oggi sono gli ecosistemi assicurativi. Le compagnie non si limitano più a offrire polizze: pensano in termini di piattaforme integrate, servizi, tecnologie, interfacce. L’obiettivo è intercettare i bisogni dei clienti — non solo coprire i rischi. L’approccio non è più ‘product-centric’ ma ‘customer-centric’: il valore sta nell’esperienza assicurativa complessiva, che include servizi, tecnologia, intelligenza artificiale”.
Un cambiamento che si riflette anche nei numeri: nel 2024, il 33% degli investimenti insurtech è stato destinato agli ecosistemi. Nel 2025 si prevede che la quota salga al 35%.
“Un ecosistema assicurativo si fonda su piattaforme, AI, nuove metriche di valutazione dove la customer satisfaction diventa centrale, mentre il rapporto sinistri/premi non è più l’unica metrica chiave. Ci vogliono partnership solide, capacità relazionali, comunicazione efficace, sensoristica IoT, dispositivi wearable, gestione intelligente della casa”.
Dove si concentra il cambiamento
Secondo i dati aggiornati di IIA, nei primi sei mesi del 2025 sono stati già investiti 230 milioni di euro negli ecosistemi assicurativi, quasi quanto l’intero 2024 (330 milioni). Le stime parlano di 510 milioni a fine anno e 750 milioni nel 2026, su un totale di investimenti insurtech superiore a 1 miliardo.
I comparti più dinamici sono: Mobilità (21% degli investimenti), dove cresce la domanda di modelli pay-per-use e polizze legate allo stile di guida; Salute (19%) con gli italiani alla ricerca di protezione aggiuntiva per prevenzione, diagnosi e cura, in un sistema sanitario pubblico in crescente difficoltà. Infine, Casa (15%) e PMI e linee commerciali (14%).
Anche la distribuzione degli investimenti tra attori sta cambiando: il 100% delle compagnie ha già investito su almeno un ecosistema, il 45% su due o più, e si prevede il 55% entro il 2025. Tra i broker, si passerà dal 25% attuale al 33%. Tra i tech & solution provider, dal 18% al 25%.
E le criticità? Le più sentite sono l’Integrazione tecnologica tra attori e piattaforme (citata dal 45% del panel raggiunto da IIA); Scarsa coordinazione tra stakeholder (34%); Incertezze normative (26%).
Temi che, secondo l’associazione, andranno affrontati con approcci di sistema per rendere scalabili e sostenibili i nuovi modelli assicurativi.
Domande frequenti su Assicurazione: dalla polizza all’ecosistema insurtech
L'articolo evidenzia una transizione nel settore assicurativo, che si sta evolvendo dalla vendita di semplici polizze alla creazione di un ecosistema di servizi integrati. Questa trasformazione è guidata principalmente dall'adozione di piattaforme digitali.
L'evento centrale menzionato è l'Insurtech Day – Empowering Ecosystems, organizzato il 25 giugno a Milano da Italian Insurtech Association (IIA). Il focus dell'evento era la transizione dalle polizze assicurative tradizionali a servizi integrati, supportata da piattaforme digitali.
All'Insurtech Day hanno partecipato oltre 500 persone provenienti da diversi settori, tra cui assicurazioni, startup, banche, telco e utility. Questo indica un interesse diffuso per l'evoluzione del settore assicurativo.
Le piattaforme digitali sono indicate come il motore principale della transizione dalle polizze tradizionali a un ecosistema di servizi integrati. Facilitano l'offerta di servizi più ampi e personalizzati ai clienti.
L'articolo menziona una crescita della distribuzione digitale nel settore assicurativo, passando dal 23% all'80%. Questo dato sottolinea l'importanza crescente dei canali digitali nel settore.