Panoramica sui mercati emergenti: scenari in focus

La strada che dovranno percorrere i Mercati emergenti dopo l’emergenza Covid 19 non sarà in discesa . Il danno economico provocato dalla pandemia rischia di portarsi dietro forti ripercussioni, per le quali è opportuno muoversi d’anticipo

Gli esperti di Lombard Odier Investment Managers hanno analizzato alcuni possibili scenari .
Tra i criteri utilizzati dagli esperti per valutare l’appetibilità dei singoli paesi, se ne annoverano diversi. Anzitutto, l’attenzione all’analisi dei fondamentali delle diverse economie. In secondo luogo, i livelli di valutazione degli asset regionali che potrebbero mostrare ora valori interessanti. Infine, l’applicazione di un approccio selettivo, disciplinato e dinamico, in grado di ribilanciare il portafoglio all’evolversi del contesto economico.

EM “sviluppati”

I paesi emergenti più grandi con mercati interni strutturati, potenziale di crescita elevato e buoni margini di manovra in ambito fiscale (ed un debito complessivo ridotto), possono rivelarsi interessanti.
A beneficiare in primo luogo della futura ripresa sarà la Cina, grazie ad un forte tessuto pubblico imprenditoriale e alla capacità di finanziarsi internamente attraverso il mercato nazionale.
Bene anche l’India, che continuerà a beneficiare di una solida base di finanziamenti, mostrando un buon potenziale di crescita futura.
L’Indonesia vanta un ampio margine fiscale. La forza delle istituzioni nazionali potrebbe inoltre compensare un mercato interno ancora acerbo sotto alcuni punti di vista.
Infine, hanno aggiunto da Lombard Odier IM, meno chiara è la view su paesi come Messico (che ha sofferto di un calo della crescita dovuto alla flessione del consumo privato ) e Turchia.

Economie di frontiera

Più degli altri, le economie di frontiera dovranno fare i conti con il peso di una pandemia che ha bloccato il mondo. A differenza di alcuni attori del mercato emergente, secondo Nivedita Sunil
Senior EM & Financials Analyst di Lombard Odier IM, il Fondo Monetario Internazionale difficilmente si farà carico del salvataggio dei singoli Paesi. Non è quindi da escludere che, in un’ottica di ristrutturazione, alcune economie di frontiera debbano ricorrere alla partecipazione del settore privato.

Rating a rischio

Il processo di valutazione di alcune regioni emergenti potrebbe subire una netta battuta d’arresto. L’aumento del debito del Brasile, potrebbe limitare la possibilità per il Paese di ritornare ad un rating investment grade. Ma non è il solo: l’intera schiera delle economie esportatrici di materie prime dovrà affrontare questioni legate alla sostenibilità fiscale e alle prospettive di crescita future che, probabilmente, subiranno pressioni.

Proattività asiatica: no ai doppi shock

Nonostante la giovane storia del polo economico orientale, l’Asia possiede oggi importanti leve per cercare di risolvere il problema della domanda interna. Beneficiando di una minor esposizione ai prezzi delle materie prime (più bassi rispetto al resto del mondo), la regione ha il “lusso” di dover gestire solo uno shock anziché due. Nel corso degli anni la stessa ha inoltre attuato politiche volte a creare un buffer a tutela della propria economia, ed è quindi in grado di rispondere meglio e in modo più proattivo alle fasi di crisi.

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