Un nuovo paper, condotto da Sudipto Dasgupta (Università cinese di Hong Kong) e altri autori, getta nuova luce su un tema estremamente dibattuto: qual è il vero effetto dei fondi sostenibili sulle condotte delle aziende?
In determinate condizioni, l’impatto delle autorità di vigilanza come l’Epa e quello dei fondi “responsabili” sono “complementari” e si amplificano a vicenda “anche se i loro obiettivi non sono del tutto congruenti”, affermano gli autori
In breve, l’arrivo di una sanzione per una determinata azienda incoraggia gli impianti vicini (nel raggio di 160 chilometri) a ridurre “significativamente le proprie emissioni”. L’effetto positivo su questi ultimi impianti raddoppia, però, se nell’azionariato dell’impresa-madre c’è un fondo comune socialmente responsabile avente sede, anche in questo caso, non oltre i 160 chilometri sia dall’impianto sanzionato, sia da quello che subisce la “pressione” di futuri controlli.
E’ quanto risulta da un nuovo paper condotto da Sudipto Dasgupta (Università cinese di Hong Kong) e altri autori, che getta nuova luce su un tema estremamente dibattuto: qual è il vero effetto dei fondi sostenibili sulle condotte delle aziende? Possono fare una vera differenza? La conclusione dello studio, per chi avesse fretta di portare a casa un risultato, è che in determinate condizioni l’impatto delle autorità di vigilanza come l’Epa e quello dei fondi “responsabili” sono “complementari” e si amplificano a vicenda “anche se i loro obiettivi non sono del tutto congruenti” hanno scritto gli autori su VoxEu.
In secondo luogo, l’importanza della prossimità fra impianto e sede del fondo suggerisce come le imprese, per quanto inserite in portafoglio per i loro standard di sostenibilità superiori alla media, non reagiscano autonomamente in modo altrettanto forte, a fronte del rischio di possibili sanzioni. Anche se ci si potrebbe aspettare da queste aziende una risposta non meno risoluta, i dati mostrano che avere il pungolo di un fondo comune “responsabile” basato a meno di 160 chilometri fa una notevole differenza. Infatti, quando questa vicinanza c’è, si riduce anche il rischio che l’impresa adotti un atteggiamento di tipo opportunistico, “spostando emissioni” dagli impianti vicini a quello sanzionato dall’Epa ad altri più distanti e ritenuti, per questo, meno esposti a possibili multe. Va notato che lo stesso incentivo a ridurre le emissioni non viene osservato quanto il fondo comune locale non è “socialmente responsabile” – il che indica che questo sprone è del tutto peculiare ai fondi la cui vocazione è proprio quella Esg.
Un ultimo effetto osservato nello studio attesta gli effetti della “minaccia di uscita dall’azionariato” da parte dei fondi socialmente responsabili. Questo fenomeno “ha conseguenze reali sul modo in cui gli impianti locali rispondono all’azione esecutiva”, hanno affermato gli autori, “abbiamo visto che tutti i fondi responsabili riducono il peso del portafoglio delle imprese i cui impianti non riducono le emissioni subito dopo un’azione locale , e questo effetto è maggiore”, ancora una volta, “se il fondo si trova nelle immediate vicinanze (cioè entro i 160 chilometri dall’impianto sanzionato e da quelli )”.