Tutela dell’infanzia: il ruolo della finanza sostenibile

Cosa significa investire a tutela dell’infanzia e per la salvaguardia dei bambini? Che tipo di approccio bisogna adottare e su quali ambiti è opportuno concentrarsi? Lo hanno spiegato Lucia Meloni, Lead ESG Analyst, ESG Investments & Research di Candriam e Matthieu David, Head of Italian Branch di Candriam in questo nuovo podcast di We Wealth.

Il termine sostenibilità spesso viene ricondotto unicamente alla salvaguardia dell’ambiente. Tuttavia i fattori ESG, da rispettare per poter definire un investimento socialmente responsabile, riguardano anche gli aspetti sociali e di governance. Inoltre, al centro dei programmi politici dei Paesi europei, ci sono i 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) fissati dall’Agenda 2030 che forniscono le direttrici di attività per porre fine alla povertà, alla fame nel mondo e assicurare il diritto a un’educazione di qualità, equa e inclusiva. In questo contesto, un obiettivo cruciale è la salvaguardia dei bambini e la tutela dell’infanzia. 

Insieme a Lucia Meloni, Lead ESG Analyst, ESG Investments & Research di Candriam e Matthieu David, Head of Italian Branch di Candriam, abbiamo chiarito cosa significa investire per contrastare la povertà minorile e assicurare un futuro di benessere alle nuove generazioni.

Candriam, pioniera nella gestione degli investimenti ESG, mira a identificare le aziende che forniscono prodotti e servizi che contribuiscono a migliorare lo stato di salute dei bambini e il loro percorso di crescita. Tra queste vi sono le imprese appartenenti al mercato globale dei vaccini pediatrici, che si stima raggiungerà una crescita dell’11% all’anno, oppure quelle incluse nel mercato dell’istruzione online, un fenomeno che, grazie alla crescente digitalizzazione, dovrebbe aumentare dell’8% all’anno.