Gestione del rischio longevità

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Rischio longevità: quali sono le soluzioni possibili atte a gestire e a mantenere proprio il tenore di vita? Ce lo spiegano Marina Prati, wealth manager Scm Sim, e Roberto Santoro, partner Scm Sim.

Rischio longevità: una definizione

Con “rischio longevità” si intende l’incapacità economica di far fronte all’allungamento dell’aspettativa di vita. In particolare, l’insufficienza del sistema previdenziale con il sistema contributivo, oppure un decumulo progressivo delle risorse dei risparmi accumulati durante la vita lavorativa, possono portare a un progressivo indebolimento del tenore di vita delle persone. Per far fronte a questo tipo di minaccia, in abbinamento al sistema previdenziale, si utilizzano i fondi pensione aperti. Essi hanno delle caratteristiche positive, come un aspetto fiscale invitante, ma anche delle incertezze legate all’aspettativa di vita. Si possono pertanto abbinare strumenti privati di gestione del tenore di vita, utilizzando dei contratti di Ramo I.

La rendita attraverso la polizza del Ramo I

Si tratta di un prodotto assicurativo in grado di erogare una rendita vitalizia attraverso diverse modalità. Il vantaggio principale è quello di trasferire il cosiddetto “rischio longevità” alla compagnia assicurativa che si fa carico del suddetto rischio. Inoltre, il sottoscrittore fin dall’inizio è a conoscenza della rendita valutabile, a differenza dei prodotti del I e II pilastro, nei quali la conoscenza della rendita si avrà soltanto al momento del percepimento della stessa.

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