ANDREA MESSUTI
Con il covid-19 sono stati introdotti degli strumenti volti, da un lato, a favorire gli investimenti e la ri-patrimonializzazione delle pmi e, dall’altro, a munire il Paese delle risorse adeguate a fronteggiare le sfide tecnologiche e produttive derivanti dalla situazione contingente
Poiché il venture capitalist è un investitore “a tempo determinato”, è fondamentale che i patti di governance negoziati con la compagine sociale prevedano anche chiare regole per la definizione della tempistica e del canale di uscita dalla società
Quando si pensa alle operazioni più riuscite di venture capital, è quasi automatico attribuire il successo a gruppi di lavoro con una solida preparazione in ambito finanziario e legale. Meno frequente è invece la riflessione sull’importanza della psicologia
Secondo una recente indagine pubblicata dall’Associazione Iban, il volume complessivo dell’angel investing in Italia sarebbe in crescita e avrebbe superato quello francese. Chi sono i business angel e che ruolo hanno nell’ecosistema delle startup?
Nel settore del venture capital si registra, sempre con maggiore frequenza, la tendenza ad adottare strutture di investimento molto articolate e poco coerenti con le logiche delle startup. Ci si è forse dimenticati quali sono le caratteristiche di questo fenomeno?
Mai come ora, giovani (e meno giovani) sognatori hanno cercato di uscire dal binario della tradizione per dare vita a sturtup innovative e progetti imprenditoriali dirompenti. Solo in pochi, tuttavia, riescono a trovare la formula del successo. Quali sono i principali ingredienti per essere desiderati dagli investitori?
Il venture capital in Italia sta cambiando. Gli ultimi sviluppi seguono il solco già tracciato da sistemi europei più virtuosi. Eppure, siamo ancora a metà del guado