Nft e arte: possibili applicazioni e scenari futuri

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Era marzo 2021 quando gli Nft hanno fatto il loro ingresso nel mercato dell’arte, lasciando così entrare la componente digitale nell’arte “tradizionale”. Un Non Fungible Token è una stringa alfanumerica compressa a cui è collegata una serie di informazioni e dati, ovviamente in formato digitale. L’Nft però non può considerarsi come l’opera d’arte in sè, ma come un suo rappresentativo virtuale che permette all’artista di attuare, per esempio, compravendite e operazioni commerciali o, ancora, di certificarne e garantirne la sua provenienza, sia nativa fisica sia digitale. Nel primo trimestre 2022 gli Nft hanno sovraperformato rispetto alle criptovalute e, anche per questa ragione, c’è chi li considera una bolla speculativa strettamente connessa alle monete digitali. A prescindere dalle opinioni controverse, le prospettive di sviluppo di questi tokens nell’arte sono molto ampie e Cristina Riboni, Partner dello Studio legale CBM & Partners, nell’intervista realizzata a giugno, ci ha spiegato il perché.

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